LA TRADIZIONE HERMETICA

Giuliano Kremmerz e la Schola Italica

SITO INDIPENDENTE DEDICATO ALLA RICERCA E ALLA CONOSCENZA DISINTERESSATE DELLA VERITA' INIZIATICA

LA TRADIZIONE HERMETICA

ARTURO REGHINI: L’interdizione pitagorica delle Fave – a cura di Or

Visite: 2360

La questione dell’interdizione pitagorica delle fave non costituisce certamente un grosso problema di filosofia e neppure di storia della filosofia, ma soltanto un problema ben circoscritto che desta per altro vivo interesse in una cerchia abbastanza larga di studiosi, meravigliati ed incuriositi nel constatare che anche a proposito di un argomento così preciso e ristretto gli specialisti del pitagoreismo non siano in grado di pervenire ad una conclusione concorde e soddisfacente. Augusto Rostagni nel suo Il Verbo di Pitagora si limita ad accennare alla “spinosa questione delle fave” (A. Rostagni, Il Verbo di Pitagora, Torino, 1924, p. 121, nota), e non dice altro.Se ne occupano invece, ma senza poter giungere ad alcuna conclusione: Chaignet (Anthelme Édouard Chaignet, Pythagore et la Philosophie pythagoricienne, Paris, 1874, 2ª ed.) ed il Delatte (Armand Delatte, Études sur la Littérature Pythagoricienne, Paris, 1915). 

Leggi tutto: ARTURO REGHINI: L’interdizione pitagorica delle Fave – a cura di Or

Commiato e conclusione di Hahajah – A cura di Orpheus

Visite: 1733

Mario Parascandolo (Hahajah) rappresenta uno dei personaggi-chiave della travagliata storia postkremmerziana. Figura controversa egli stesso, ebbe ad accollarsi il ruolo tutt’altro che facile di Segretario prima, Procuratore poi e infine “successore” (scritto tra virgolette perché tale successione mai ufficializzata, è stata nel tempo più volte contestata) di Domenico Lombardi (Benno), altra personalità di rilievo assai discussa e problematica del passato kremmerziano (valga per tutte le polemiche il post che riportiamo al termine dell’articolo), le cui scelte e iniziative si sono fatalmente riverberate sugli sviluppi della Fratellanza di Miriam, dal primo dopoguerra ad oggi. Entrambi saranno affrontati all’interno di un’analisi più ampia che proporremo in futuro.

Ci limitiamo in questa sede a riproporre i due ultimi e poco conosciuti scritti di Hahajah, espressamente redatti per il numero conclusivo della rivista Ibis (dicembre 1950) (*):

Leggi tutto: Commiato e conclusione di Hahajah – A cura di Orpheus

P. Christian - Storia della Magia - 1870

Visite: 2223

P. Christian: STORIA DELLA MAGIA del Mondo Soprannaturale e del Fato - Edizioni Rebis. Volume in ampio formato (cm. 21 x 30,5) a tiratura limitata e numerata, pagine complessive XIV + 390, con numerose illustrazioni nel testo e 16 magnifiche incisioni di E. Bayard. € 40,00.

La Storia della Magia di P. Christian, apparsa originariamente in una pregevole edizione a Parigi nel 1870, costituisce uno dei testi più rappresentativi del pensiero esoterico del XIX secolo, al pari delle maggiori opere di quel fecondo periodo storico compreso tra la metà e la fine dell’Ottocento, nel quale si inserì a pieno titolo divenendo da subito un punto di riferimento unico e imprescindibile per qualunque studio serio sulla materia. Un libro di altissimo livello qualitativo, denso di notizie, informazioni e insegnamenti importanti non reperibili in alcuna altra pubblicazione e indubbiamente uno dei pochi classici realmente emblematici che hanno concretamente contribuito al risveglio e all’affermazione di un interesse più colto e diffuso per la magia e per l’occulto in Francia e nell’Europa occidentale. Per compilare quest’opera monumentale e affascinante l’Autore, Bibliotecario dal Ministero della Pubblica Istruzione e dei Culti, ebbe modo in effetti di consultare innumerevoli manoscritti e preziosi documenti originali provenienti da antichi monasteri soppressi dalla Rivoluzione o sottratti da Napoleone allo stesso Archivio segreto Vaticano. Fu inoltre amico e discepolo diretto di insigni esponenti dell’esoterismo e dell’ermetismo dell’epoca, primo tra tutti Eliphas Levi. 

Leggi tutto: P. Christian - Storia della Magia - 1870

Del Segreto Iniziatico – René Guénon

Visite: 1611

Sebbene abbiamo già indicato qual è la natura essenziale del segreto iniziatico[1], dobbiamo portare ulteriori precisazioni in proposito, allo scopo di distinguerlo, senza possibilità di equi­voci, da tutti gli altri generi di segreti più o meno esteriori che s’incontrano nelle molteplici organizzazioni che, per questa ragione, sono dette “segrete” nel senso più generale. Abbiamo detto, infatti, che questa designazione, per noi, significa unicamente che tali organizzazioni pos­siedono un segreto, qualunque ne sia la natura, e anche che, secondo il fine che esse si propon­gono, questo segreto può naturalmente vertere sulle cose più diverse e assumere le forme più svariate; ma, in tutti i casi, qualunque segreto che non sia il segreto propriamente iniziatico ha sempre un carattere convenzionale; con ciò intendiamo dire che non è tale se non in virtù di una convenzione più o meno esplicita, e non per la natura stessa delle cose. 

Leggi tutto: Del Segreto Iniziatico – René Guénon

Istruzioni per il Discepolo Integrale

Visite: 3059

Non più Novizio ma Discepolo. I digiuni devono praticarsi nelle quattro fasi lunari e nelle vigilie dei sabati. Si consigliano a tutti i Discepoli. Prepararsi gradualmente: la prima volta (primo mese), oltre il normale digiuno di Luna Nuova, osservare il digiuno anche nel giorno in cui avviene la fase del Primo Quarto; nel mese successivo, aggiungere a questo la Luna Piena, e nel mese successivo ancora, aggiungere infine l’Ultimo Quarto. La stessa regola vale altresì per i digiuni della vigilia di sabato: iniziare con un digiuno di vigilia di sabato al mese, per poi giungere gradualmente fino a quattro. Iniziare questa fase di digiuni dopo essersi abituato a compiere i digiuni lunari, fino al punto in cui si potranno osservare entrambi contemporaneamente e completi. Nei lunari il digiuno inizia un'ora prima la fase e dura 28 ore: un solo pasto con cibi semplicissimi e possibilmente non cotti (zuppa di latte o pane e acqua o pane e frutta).

Leggi tutto: Istruzioni per il Discepolo Integrale