Zan. 25/4/2013: A parte il refuso in cui incorre anche lei, (“questi non sospese né Ricciardelli né Manzi dalle alte cariche nella Myriam”) la sua arringa è, nei confronti del kremmerz, priva di prove, e faziosa. Lei dà per scontato che kremmerz fosse colpevole. Sembra anzi che ne provi gioia, come se buttando fango su di lui lei si liberasse di un personale nemico. Ma chi le dice invece che se Ricciardelli fosse entrato nell’Ordine non avrebbe potuto dare di più ancora? Chi le dice che oltre la quota iniziale per entrare non ve ne fossero altre di cui lei non è a conoscenza? E chi le dice che non fosse possibile, come accade per i Gesuiti, donare ogni cosa all’Ordine stesso? La tesi che non voleva sporcarsi le mani non regge, perché comunque scoperto l’inganno ne avrebbe risposto Borracci e da questi si sarebbe potuto risalire a lui. D’altra parte la giustizia non l’ha ritenuto responsabile e questo basta, non essendo lei sicuramente né il giudice né il PM della questione, nella stessa misura in cui io non ne sono l’avvocato difensore. Comunque, per mera curiosità, mi informerò meglio sul caso e ne studierò ogni particolare soprattutto per capire cos’è che tanto la infastidisce del personaggio del Kremmerz tanto da farle perdere continuamente le staffe nei confronti di chiunque ne parli più o meno a favore.
D&G 25/4: Le sue argomentiazioni sono risibili e non sono in grado di spiegare perchè Kremmerz informato dal Ricciardelli della truffa subita dal suo parente Borracci, nonchè ufficiale di collegamento con tutti i Myriamici e Osiridei rimasti in Italia, non venne immediatamente sopeso per indegnità e radiato per truffa ai danni di aspiranti discepoli attività incompatibile con qualsiasi associazione onorevole, come ci si sarebbe dovuto attendere senza troppi dubbi.
E' evidente che non lo fece perché Borracci e Kremmerz operavano in tandem ed erano il Gatto e La Volpe, non esistono altre spiegazioni plausibili. Più prova di questa... A me Kremmerz non fa perdere le staffe ma soltanto ridere per la scontatezza del personaggio del tiratore di pacco napoletano, un illuso che ha avuto un figlio minorato per le sue pratiche di magia nera, come giusto colpo di ritorno, che ha vissuto al di sopra dei suoi mezzi e scrive alla figlia che i suoi poteri ormai sono spariti e degenerati, e che lui è malato e privo di energia, per sua spontanea ammissione.
Ottima fine e grande realizzazione per un aureo maestro alchimico che era come minimo al separando mercuriale, se non addirittura a quello solare
Ar. 25/4 – CITAZIONE: Non mi esprimo sull’ultimo intervento di Ar. che (nonostante l’età) mi immagino saltellare, battendo le mani, come una bimbetta di 5 anni, insieme alle faccine, tutta contenta perché ha rubato la marmellata.
.....ooooooooohhhhhhhh finalmente il 3d rifulge di un intervento di altissimo spessore!!!!!!....e detto da chi tenta di difendere uno che rubava milioni.... per me è solo un onore!!!!
CITAZIONE: Comunque, per mera curiosità, mi informerò meglio sul caso e ne studierò ogni particolare
...bravo fatti un bel corso serale… non è mai troppo tardi!!!!!! lol
Zan. 26/4: La storia del mago nero che ha per punizione un figlio minorato è una tale castroneria, teoria stravagante con una massiccia dose di paranoia, che non la prendo nemmeno in considerazione. Anche perché è notorio che i figli hanno solo parzialmente a che fare con i padri. Seguendo il ragionamento del vostro dibattito i genitori del kremmerz sarebbero dovuti essere grandi iniziati, per aver generato tale figlio, mentre sono citati da qualche autore solo per stabilire lo stato civile del de cuius. E a loro volta i nonni, i bisnonni, ecc. ecc. E così di ogni altro iniziato…Però devo contestare che commentate solo ciò che vi garba…Conoscete il detto: “Vedere la pagliuzza nell’occhio altrui e non la trave nel proprio?”. Ma, veniamo ai fatti, sono riuscito a procurarmi in tempo record copia del libro uscito nel 1942 “Il processo del mago” edito dalla società editrice del libro italiano – Roma. Non l’ho ancora letto tutto ma, al momento, ho le seguenti osservazioni da fare, anche per correggere alcune inesattezze che avete scritto:
– Nella requisitoria del PM Francesco Polito-De Rosa si chiarisce che il medico che aveva in cura Ricciardelli era Bonapitacola, pugliese, il quale lo introdusse all’ermetismo e, ad un certo punto, non riuscendo a guarire il barone, affetto da notevoli problemi psichiatrici oltre che di ordine sessuale, lo condusse a Bausoleil dal Kremmerz. Egli era iscritto alla SPHCI.
- Il barone, mai iscritto né alla miriam, né all’ordine, sviluppò una propria elaborazione dell’ermetismo, alquanto maniacale se si deve tener presente quanto è dichiarato nel processo.
- Manzi è detto appartenere, probabilmente, al “Circolo Virgiliano”, ma non risulta “preside di nessuna “miriam””, mentre risulta essere l’amministratore del fallito oleificio di Tivoli, nel quale Ricciardelli aveva investito 4 milioni.
- Ricciardelli fece visite al Kremmerz per tre anni, fino alla sua morte, e così ne parla durante il processo: “Con il Formisano, che era un uomo possidente e che non mi richiese mai un solo centesimo, io ebbi lunghe discussioni sulla nostra scienza, giacché nel frattempo ero diventato, come lo sono, fervido cultore di questo ramo dello scibile. Mi trovai in disaccordo con il medesimo sulla questione della sessualità, sostenendo io che l’uomo morale non debba astenersi, ma bensì usare con equilibrio della propria fisiologia, laddove mi sembrava che il Formisano andasse un po’ troppo oltre nel sostenere la necessità e l’opportunità di dominare i sensi e di spogliarsi della necessità di amare. Tutto questo nulla aveva a che vedere con questioni economiche e finanziarie, che mi riguardavano e dalle quali egli si estraniava”.
- Bonapitacola in un primo momento spinse Ricciardelli a finanziare il Manzi con trecentomila lire, cosa che egli fece.
- Borracci, iscritto alla SPHCI, entrò nella vicenda come avvocato pur richiedendo una parcella onerosa di 240.000 lire, che il Kremmerz, interpellato dal Ricciardelli, pare che ridusse a 5.000, come mi raccontò tempo fa un vecchio kremmerziano della Pitagora.
- Dopo la rovina di Tivoli, un processo di interdizione (fatto poi “scivolare sopra un’eccezione d’incompetenza”) e la morte del kremmerz, Ricciardelli chiude i rapporti con Manzi, Bonapitacola e Borracci. Dagli atti risulta essergli vicino solo un domestico, un certo Massa che “s’era fatto padrone d’ogni persona o cosa e lécita ogni oltranza in quella casa infelice”…”Tra costui e il paranoico correvano rapporti così stretti e misteriosi, da far pensare che si svolgessero sul piano perverso del sesso”…”fu visto cordialmente stretto al braccio del Massa per quella stessa via di Francavilla, dove poche ore prima il servo sfacciato e respinto aveva osato insozzare di livore e di fango l’infelice signora” (la moglie del Ricciardelli).
- Dopo il Massa subentra un nuovo personaggio il Candela, sempre barese, che gli faceva da intermediario con personaggi che il barone mai incontrò: Salvatore2, Jorgio, Abdul Man, V.X.3. e che lo avviò ad una vita sessuale condita di “depravazioni rituali delle così dette operazioni solari con ermetiste magicamente approvate e scelte fra le compagne animiche…”,fra cui spicca una medium, una certa Mozzi.
- Il Candela viene arrestato con l’accusa d’aver cagionato la morte della medium Mozzi. Escogita molti altri inganni ai danni del Ricciardelli, finché muore. Dai documenti esaminati il Candela non risulta in nessuno come facente parte della SPHCI di Giuliano Kremmerz.
- La moglie di Ricciardellli presenta denunzia che apre il processo di Chieti sull’oleoficio.
- Siamo nel 1939 quando appare Pasquale Pugliese, nipote del Kremmerz, presentato al Ricciardelli dal suo stesso precettore prof. Vincenzo Verginelli in quanto ospite in casa sua. Ricciardelli crede, o gli viene fatto credere (e potrebbe pure essere che il Verginelli, dotato com’era di vibratile sensibilità, lo credesse anche lui), che il giovane Pugliese (diciassettenne) fosse il mago koboaks e che per tale motivo il barone doveva donargli ingenti somme di danaro sempre per riscattarsi del suo ipotetico debito karmico.
- Il Verginelli comparve poi nel processo come testimone compiacente, ma anche a suo carico non vi sono specifiche accuse.
- Pugliese confessa “non solamente l’abuso dello stato d’infermità psichica della vittima, ma anche l’impiego d’artifizi e raggiri”. Viene condannato per delitto di circonvenzione di incapace a tre anni e 2 mesi e a 10.000 lire di multa, col condono di due anni e dell’intera multa.
Ora dai fatti sommariamente riassunti – a mio parere – emerge che Bonapitacola ma maggiormente Manzi siano stati implicati negli imbrogli responsabili del fallimento dell’oleificio perpetrati nei confronti di Ricciardelli. Che Borracci vi entrò solo come avvocato e che Kremmerz risulta completamente estraneo ai fatti. Ma appare chiaro che, dopo la morte del kremmerz, il cammino demenziale del barone si fa sempre più incalzante ed egli cade in un labirinto di vizio aberrante nel quale contribuiscono a precipitarlo il suo ex domestico, Candela, e infine Pasquale Pugliese, grazie all’intermediazione di Verginelli che glielo presentò. Dalla storia della SPHCI (sul web) ho letto che kremmerz già dal 1920-21 non si fidava più di come le cose andavano al Vergiliano di Roma e che lo avrebbe lasciato aperto solo se alla sua guida fosse rimasto Jesboama (Luciano Galeani) che morì nel 1921. Pertanto si può presumere che non si fidava né di Bonapitacola né di altri. Del Manzi non ho trovato per ora nessuna traccia o citazione, tanto meno come preside. Inoltre ho letto che fra 1923 e il 1926 le accademie di Roma e di Bari furono chiuse per il fascismo, ma come escludere che ci fossero anche altre motivazioni da parte del Kremmerz per chiuderle?
D&G 26/4: Allore lei è un asino calzato e vestito che nulla sa di ermetismo e di alchimia, visto che ciò che è prodotto dal proprio seme manifesta il proprio stato fluidico (cosa risaputa anche in ambiti ermetici elementari visto che è anche il Kremmerz ad affermarlo negli scritti interni dell'Ordine egizio osirideo che lei evidentemente manco conosce) e la Bibbia afferma chiaramente che le colpe dei padri ricadono sui figli. Complimenti per la sua preparazione. La lascio nella sua abissale crassa ignoranza.
Zan. 26/4: Ciò che lei dice non ha a che vedere con la generazione. Mater unam et certam est… Solo la madre è certa, la paternità è opinabile e in tempi lontani non si ricorreva ancora all’esame del DNA! Faccia qualche ripetizione in materia, magari nei corsi serali consigliati da Ar.
Ma sui punti sui quali da 69 pagine – ripeto le parole di Morg. – state aspettando di poter colloquiare, non ha niente da dire? Se la cava così, insultando? Allora avevo ragione quando al punto n.10 ho scritto: CITAZIONE: Chiunque abbia osato portare, anche con cortesia, una idea diversa è stato insultato, deriso o bannato.
Quindi lei non è d’accordo con Morg. che ha così replicato: CITAZIONE: Per ora nessuno ha cercato di confrontarsi sui punti di cui sopra, ma tutti i difensori di Kremmerz hanno risposto (sintetizzo) dicendo che siamo capziosi, volgari, poco circostanziati e intanto non rispondono nel merito. Il vero insulto sono le vostre risposte volutamente create per perdere il tempo e distrarre le persone dai temi di rilievo. Le vostre sono tecniche da becero talk show.
A parte il voi che, nel mio caso, non è indicato, lei ha seri problemi nell’essere contraddetto, ma si rassicuri, non si tratta fra di noi di rivalità per una supremazia in un qualche ipotetico magistero, bensì di semplici opinioni diverse. PS Comunico che vado fuori, per cui magari riprenderemo il discorso al mio ritorno.
D&G 26/4: Mi scusi per la franchezza, ma lei è un coglione calzato e vestito e non ha la minima idea di cosa stiamo parlando dal punto di vista ermetico. La sua superificialità profana è quantomeno fuoriluogo, visto che ad un praticante di magia, teurgia ed alchimia, nulla capita a caso...... Infatti anche la figlia di Aleister Crowley, altro mago nero di prima categoria, morì in tenera età per gli stessi motivi. Il figlio di Efrem d.g. noto satanista italiano, accusava diversi squiilibri psichici e si gettò dalla finestra di un quinto piano senza evidenti spiegazioni quando aveva circa nove anni. Tra l'altro la storia familiare del Kremmerz indica che la moglie era una beghina ultracattolica di prima categoria, gelosissima e che licenziava qualsiasi cameriera avesse meno di cinquantenni, che asfissiava il marito con i suoi timori di cattolica ultrapraticante. E Kremmerz se ne lamentava con i discepoli tutta la vita. Tuttavia si dà il caso che il figlio maschio del Caetani fosse nato con seri handicap fisici e mentali, in seguito alle stesse pratiche alchimiche degenerate praticate dal kremmerz e i suoi maestri dell'ordine egizio. Mi pare molto discutibile la sua idea che adesso tutti i figli malformi degli adepti dell’ordine egizio erano frutti di tradimenti delle mogli dei capi nell'ordine egizio e non di aborti magici come invece accadde senza ombra di dubbio. Pertanto si astenga da ulteriori interventi se questo è il tenore delle sue ridicole argomentazioni. Ci farà senza'altro miglior figura non arrampicandosi sugli specchi. Quanto da lei riportato sul Manzi inoltre è erroneo ed in ogni caso non scagiona il Borracci nè il Kremmerz che pur sapendo cosa aveva fatto Borracci ai danni del Ricciardelli non lo sospese dalle alte cariche dell'Ordine Egizio, nè dalla Myriam ma ovviamente gli diede una medaglia per aver diviso equamente il bottino. Comunque quando molti anni fa mi dicevano che i kremmerziani non spiccavano per intelligenza oltre che per conoscenze ermetiche, io rispondevo che non bisognava generalizzare, ma lei caro Zan. è la prova che mi sbagliavo di grosso! lol
Zan. 26/4: Ecco perchè lei figli non ne ha! chissà come sarebbero venuti... E' altrettanto inesatto dire che il Manzi fosse preside della Sebezia, che all'epoca pare fosse inattiva, nè esistono prove su quali siano stati all'epoca della vicenda i rapporti di carattere iniziatico fra Kremmerz, Borracci e l'Ordine Egizio, ma comunque non risulta da nessuna parte che Borracci abbia ricevuto medaglie o premi per la sua esosa parcella, anzi... CITAZIONE: Comunque quando molti anni fa mi dicevano che i kremmerziani non spiccavano per intelligenza oltre che per conoscenze ermetiche IO rispondevo che non bisognava generalizzare, ma lei caro Zanoni è la prova che mi sbagliavo di grosso
Non essendo kremmerziano l'offesa non mi tange. Buonanotte e sogni d'oro.
Coy. 26/4 - CITAZIONE: 1) - Non riuscite il più delle volte a portare il topic ad un livello civile.
9) - I pettegolezzi e le malignità, peraltro inventate, vi fanno scadere in un pantano che qualsiasi persona equilibrata evita e che vi pone su un piano scontato di competitività; CITAZIONE: Ecco perchè lei figli non ne ha! chissà come sarebbero venuti...
Complimenti per la coerenza. Se non è Kremmerziano, che interesse avrebbe a proteggerli così tanto?
D&G 27/4: Zan. ma non doveva andare in vacanza? A me pare, come anche a Coy., che lei sia un Kremmerziano fino al midollo, è evidente da come scrive. Pensi che è uno sport molto praticato su questo forum avere dei Babbei che all'inizio spergiurano di non essere Kremmerziani e poi alla fine si tradiscono e dimostrano di esserlo facendo enormi figure di merda. Veda il caso Gius. Bals. Una delle tante cose che mi lascia perplesso nei suoi post è la sua evidente stupidità ed incapacità assoluta di argomentare in modo logico, giudizio che potrebbe essere corretto solo dal fatto che lei scrive mentendo sapendo di mentire, in assoluta malafede, per cercare di riabilitare cose impossibili da riabilitare. Come fa ad affermare senza fare la figura del totale babbeo o del kremmerziano in malafede che rispetto al caso Ricciardelli: CITAZIONE: nè esistono prove su quali siano stati all'epoca della vicenda i rapporti di carattere iniziatico fra Kremmerz, Borracci e l'Ordine Egizio,
Quando i fatti sono semplici ed evidenti a tutti: - Borracci, parente del Kremmerz, è massimo dignitario da decenni dell'Ordine Egizio Osirideo e colui col grado più elevato dopo il Kremmerz che tiene i rapporti con tutti gli osiridei italiani ed il Kremmerz che per qualsiasi rapporto o richiesta devono passare attraverso di lui, per rapporto gerarchico. Questo è storia risaputa che fu confermata anche dal Verginelli in varie occasioni. Borracci e Manzi truffano pesantemente il Barone Ricciardelli, che sbava per entrare nella Myrian e nell'ordine Egizio. L’ingresso gli viene negato per tenerlo sulla corda e far leva sulla sua fragilità psichica. Però intanto il kremmerz continua a riceverlo - cosa che non faceva con nessun altro aspirante discepolo - per cucinarselo ben bene ed assicurarsi che sia accondiscendente a tutte le richieste economiche del suo fido parente Borracci.
Borracci si fa pagare parcelle esorbitanti, fuori da ogni deontologia facendogli impegni scritti. Questi impegni furono firmati a Montecarlo-Beausoleil dove risiedeva il Kremmerz, in occasione della prima visita del Ricciardelli. Quello che lei afferma sulla riduzione della parcella è pura invenzione ex post e gli atti processuali indicano il contrario. Se li vada a leggere. Borracci insieme al Manzi ordisce la truffa dell'Oleificio che viene capitalizzato dal Ricciardelli per il controvalore di molti milioni di euro di oggi. I due sottraggono tutti i soldi in cassa, come accertato in via processuale dai giudici, scappano coi soldi e fanno fallire l'oleificio godendosi cosi' i soldi del Ricciardelli, che mandano in miseria. -Ricciardelli va dal Kremmerz a Montecarlo proprio per lamentarsi delle truffe subite dal suo parente Borracci e dignitario gerarchicamente più elevato dell'ordine egizio, ed il Kremmerz invece di radiare immediatamente Borracci dall'ordine egizio e dalla Myriam non fa proprio niente e non prende alcun provvedimento contro Borracci, né col Manzi, cosa che implica evidente complicità. Questo comportamento è chiaro segno di connivenza perché evidentemente ha diviso i soldi con loro. Se così non fosse Kremmerz avrebbe radiato per evidente indegnità il Borracci dall'Ordine Osirideo, mentre questi continua a rimanere il più alto dignitario dell'ordine osirideo che impartisce gli ordini del Kremmerz ai discepoli italiani, fino alla morte di questo, come il Verginelli conferma. Il fatto che lei intenda negare questi fatti evidenti, la qualifica come interessato a sostenere ragioni impossibili da difendere. Tutto questo puzza tanto di kremmerziano che cerca di riabiltare la memoria di un lestofante come il Krememrz che non possedeva alcuna realizzazione alchimica, che non aveva una professione onorabile, che aveva generato un figlio demente come aborto magico, come anche il Caetani, ma che viveva da decenni alle spalle dei suoi discepoli osiridei che salassava con tasse di iniziazione e quando gli capitava il Pollo come Ricciardelli invece di iniziarlo, lo teneva sulla corda per poterlo privare con il suo compare Borracci di ogni suo bene, invece di salate tasse di iniziazione. Quindi, nonostante lei neghi di essere un kremmerziano, caro Zan., la puzza di kremmerziano si sente lontano un miglio anche attraverso il web e come tutti i Kremmerziani non è disposto a riconoscere che i mille guai del kremmerz, che confessa alla figlia per lettera, pubblicata, dove confessa che i suoi poteri sono degenerati e che è malato e prostrato energeticamente, vengono proprio dai suoi pastrocchi magici ed alchimici nonchè dalla sua continua simonia e attività truffaldine, che in campo iniziatico si pagano sempre, salatamente nella stessa vita.
Zan. 27/4: Causa mal tempo mia partenza rimandata: lo dico solo per l’interessamento dimostratomi. Se io sono un kremmerziano (e non lo sono) voi , allora, siete anti-kremmerziani. Ma cosa vi hanno fatto? Perché tanto odio? Del resto come vi siete peritati di occuparvi di kremmerz, così chiunque ne ha la stessa facoltà. CITAZIONE: Borracci, parente del Kremmerz, è massimo dignitario da decenni dell'Ordine Egizio Osirideo e colui col grado piu' elevato dopo il Kremmerz che tiene i rapporti con tutti gli osiridei italiani ed il Kremmerz che per qualsiasi rapporto o richiesta devono passare attraverso di lui, per rapporto gerarchico. Questo è storia risaputa che fu confermata anche dal Verginelli in varie occasioni. Ma che affidabilità le offre Verginelli che conobbe kremmerz solo poco prima che morisse? che ebbe a che fare con Pugliese e Ricciardelli, come si rileva dagli atti processuali, in maniera ambigua per non dire omertosa? “Non ha neppure saputo indicarci con sufficiente precisione quali corsi seguiva il Pugliese, a quali esami propriamente si preparava” scrive il PM, pur essendone il precettore. Tutti sanno invece che all’epoca la scuola era affidata oltre che a Borracci, principalmente a Lombardi, quale segretario generale e, come scrive lo stesso Verginelli nella prefazione alla Bibliotheca Hermetica, quale, all’inizio, preposto alla Sebezia di Napoli (quindi non lo fu il Manzi), e a Jesboama. Borracci non era dunque il deus ex machina, e che fosse il maggior discepolo lo scrive solo Verginelli, che forse, conosceva solo lui. Passiamo all’affare di Tivoli e alle accuse. Riporto dalla requisitoria del PM:
“Il Ricciardelli concluse quello sciaguratissimo affare proprio nel periodo della crisi olearia, quando le industrie del genere per chiunque se ne occupasse, diventavano un disastro”. Manzi ne uscì confermato "nell’impiego di consigliere delegato, divenne anzi amministratore…assicurandosi emolumenti per oltre 80mila lire all’anno”. .. Occorreva un banchiere che fu il Cavalli …. “E ci volle, naturalmente un avvocato” (Borracci), per le definizioni legali e finanziarie. Manzi poi “confesserà lo stato disastroso dell’azienda” in un documento che “definì 3 anni dopo, nell’agosto del 1929, i suoi rapporti con Ricciardeli, il quale…s’era ritrovato unico possessore delle svilitissime azioni”… Da questi brani si evince che Ricciardelli fece società col Manzi che divenne anche amministratore, e che per far fronte all’investimento e all’acquisto dell’oleificio di Tivoli si servì di un banchiere e di un avvocato. Poi quando l’azienda era quasi per fallire, Manzi si defila, “per trarre al sicuro il molto denaro frodato in quell’impiego e cresciuto da una liquidazione di oltre 500mila lire”. Si evince pure che Ricciardelli ebbe per tutta la sua vita, nonostante l’ingente patrimonio di famiglia, la velleità di incrementarlo, ma che, purtroppo, non era molto capace. Questi i fatti poco edificanti. Ma kremmerz non c’entra.
Ar. 27/4: ...è vero non sei un kremmerziano sei solo un kremmerziota trollato riciclato e mascherato ( male!!!! ) ....ma ti rendi conto delle figure penose che continui/continuate a fare con post che traboccano di inesattezze madornali dove non azzecchi nemmeno i nomi?????? (bonapitacola!!!???? ) i casi amari per te sono due: o il corso serale è durato troppo poco o le scarse informazioni/disinformazioni/interpretazioni che ti hanno dato all'ikea erano senza istruzioni!!!!....era meglio se stavi zitto e te ne andavi in vacanza ma sei sfigato anche col tempo!!!!!... lol
D&G 27/4 – CITAZIONE: Tutti sanno invece che all’epoca la scuola era affidata oltre che a Borracci, principalmente a Lombardi, quale segretario generale e…
LA SUA AFFERMAZIONE è TOTALMENTE ERRATA. Lombardi si era cagato sotto e aveva abbandonato da anni ogni cosa, già prima della morte del Krememrz, per ripresentarsi solo dopo la fine della seconda guerra mondiale dopo un periodo di sonno lunghissimo ormai anzianissimo.
CITAZIONE:
Se io sono un kremmerziano (e non lo sono) voi , allora, siete anti-kremmerziani. Ma cosa vi hanno fatto? Perché tanto odio? Del resto come vi siete peritati di occuparvi di kremmerz, così chiunque ne ha la stessa facoltà.
Ancora una volta rilevo che lei non legge con attenzione, ma solo in modo superificiale.
IO a domanda rispondo. Questo post è stato aperto non da me, poi altri si sono inseriti e hanno fatto altre domande, e noi abbiamo dato risposte oggettive basate sue prove documentate e fatti storici accettati in tribunali. Le ho già detto varie volte che kremmerz mi fa ridere, quindi nessun odio, ma solo amore per la verità quando qualcuno vuole dipingerlo come grande iniziato, maestro ammonio, mentre viene da una catena di folli apprendisti stregoni che come lui hanno combinato dal punto di vista magico ed alchimico solo guai e sono morti tutti disperati e soli. Piuttosto trovo molto strano Zan., se lei non è Kremmerziano, il suo accanirsi nel portare argomentazioni risibili e prive di logica per cercare di difendere l'indifendibile su Kremmerz e le sue pratiche tentando di riabilitarlo. La cosa è ancor piu' buffa se poi pensiamo che è il Kremmerz stesso che ammette in una lettera alla figlia che non ha più alcun potere e che questi sono deviati, che è stanco e disperato (il contrario di ciò che dovrebbe essere un maestro ammonio praticante del separando alchimico mercuriale o solare) e che negli ultimi anni ammette il totale fallimento della Myriam e delle sue pratiche e si rifiuta di riattivare le accademie e riprendere i lavori su richiesta di fedelissimi come il Quadrelli. Quindi è ovvio che lei sia un kremmerziano col dente avvelenato Zan., altrimenti tutto questo suo accanimento non si spiega. SE é kremmerz stesso tirando le somme a volersi sbarazzare di tutto quello che gli ha causato solo disastri come la Myriam, non vedo perché lei o altri dovreste sprecar tempo a difenderlo se è lo stesso fondatore a voler liquidare la faccenda per sempre ammettendo pubblicamente il totale fallimento del progetto, alla fine della sua vita. E questo liquida la questione in modo definitivo.
Deda. 27/4: Ho trovato negli ultimi post materiale a sufficienza da stimolare la mia curiosità su questi atti processuali e ritengo che un atteggiamento oggettivo e scientifico dovrebbe separare quanto è scritto da quanto è mero pettegolezzo. Sono riuscita a reperire come libro raro una copia degli atti originali e l’attendo a giorni: noto tuttavia che altri hanno ripubblicato i medesimi atti con meno pagine e, forse, è da questa ripubblicazione che sono derivate deduzioni più affrettate. Comunque, mi domando su cosa si fondi la presunzione che Kremmerz fosse un truffatore… Sui fatti o sulle dichiarazioni extra-processuali (o di corridoio) di altra gente?
Leggo che questo barone Ricciardelli non venne mai iscritto alla S.P.H.C.I. e francamente fatico a capire l’atteggiamento di d&g e altri anti-kremmerziani (ché poi già sono strani in partenza: se non credo in una filosofia perché mettermi a fare tutto questo chiasso? Non ci credo e faccio altro, no?).
Comunque, stando solo alla citazione degli atti processuali che emerge dagli ultimi post (e non alle dichiarazioni extra.processuali, le voci di corridoio, le chiacchiere che piacciono ai cultori del gossip) constato che, oltre a Kremmerz, l’avvocato Borracci appare l’unico iscritto alla Schola ma – anche – quello che di professione faceva l’avvocato: perché non avrebbe dovuto esercitare il suo mestiere? E poi, dagli atti citati: “…il Formisano, era un uomo possidente e non mi richiese mai un solo centesimo”. E allora dove sta il problema? E ancora “il barone Ricciardelli non venne mai iscritto alla Miriam né al menzionato Ordine Osirideo”. E allora dove starebbe l’inganno?
NON gli sono stati chiesti soldi, NON è stato ammesso alla Scuola fondata da Kremmerz né all’Ordine di cui egli era rappresentante: a dichiararlo è la stessa vittima della truffa… E allora?!?
Da dove vengono e quale fondamento hanno le voci in contrasto? Chi è questo Verginelli (non dal punto di vista parentelare ma da quello dell’appartenenza alla S.P.H.C.I.?)? E chi è questo Pugliese (di nuovo non dal punto di vista parentelare ma da quello dell’appartenenza alla S.P.H.C.I.)?
Noto una strana tendenza a ragionare in termini spirituali così come si ragionerebbe in termini aziendali: parenti e manfrine, collusioni e connivenze. Ma qualcuno si è mai occupato dei parenti del Dalai Lama o di Teresa di Calcutta o di Nelson Mandela? Ma conta quello che hanno fatto LORO o quello che gli faceva la gente attorno, parenti compresi? Ma che razza di modo è questo di guardare alle cose sempre e solo con gli occhi di chi spia dal buco della serratura senza stare ai fatti?
Ast. 27/4: Io sono per natura allergico a tutta la magia rituale. Quindi per me non si pone il problema del kremmerz buono o cattivo, perchè lo metto tra le cose che non mi piacciono per il motivo detto sopra. Tuttavia guardando alla psicologia di coloro che hanno scritto in queste pagine delle parole di apprezzamento per il filone kremmerziano, noto un tratto comune, una tendenza psicologica, un tono unificante, al di là delle cose affermate. Ed è una sfumatura sottile che non mi attrae. Non so spiegare bene, ma percepisco una sorta di mancanza di luminosità... Mah, sarà soltanto una mia impressione.
Let. 27/4: Per la prima volta capisco cosa intende Ast. e condivido.
Zan. 27/4: Mi ero presentato come uno studioso indipendente, incuriosito dalle vostre argomentazioni. Sono voluto andare più a fondo, come è mia abitudine, sia leggendo il testo originale degli atti processuali, sia avendo interpellato in precedenza quella che si dichiara essere la scuola ortodossa del kremmerz. La quale, non solo ha risposto alle mie domande, ma mi ha anche mostrato documenti originali in proposito. Però mi ha pregato di tenere il tutto riservato e di non divulgarlo soprattutto sul vostro forum, dato che a breve – hanno detto - tutte le vostre insidiose mistificazioni saranno sconfessate in una pubblicazione. A proposito, dicono di conoscere anche le vostre identità…Ciò nonostante mi sono iscritto sul vostro forum per sentire meglio la vostra campana. Ma dalle vostre reazioni non posso che dedurre che sono molto più credibili – seppure di parte – le affermazioni della predetta scuola. Ora mi sono rotto del vostro blaterare e utilizzerò meglio il mio tempo. Domani sarà una bella giornata e me ne andrò in vacanza. Vi saluto per ora e per sempre. PS : Nel testo Il processo del mago si parla del Dott. Giovanni Bonapitacola…. Cosa c’è da sbeffeggiare su questo nome, che ho ricopiato pari pari? ciò mi conferma che per voi le fonti originali sono un concetto sconosciuto e che spettegolate solo come vecchie e invidiose comari.
D&G 27/4 – CITAZIONE: Nel testo Il processo del mago si parla del Dott. Giovanni Bonapitacola
E' Bonabitacola, cosa che lei ignora e dimostra la scarsa conoscenza dell'argomento: il testo è sbagliato e lei riporta cose sbagliate.
CITAZIONE: Però mi ha pregato di tenere il tutto riservato e di non divulgarlo soprattutto sul vostro forum, dato che a breve – hanno detto - tutte le vostre insidiose mistificazioni saranno sconfessate in una pubblicazione
Sì aspetta e spera tutte cazzate ahahahaha… Se avete prove per confutare quanto detto pubblicatele su questo forum come abbiamo fatto noi. In caso contrario vuol dire che non avete in mano proprio niente e che agitate solo fuffa perchè non sapete più che pesci prendere e come arrampicarvi sugli specchi. Ma ribadisco ancora una volta: la cosa buffa è che nonostante voi vi spertichiate per difendere la validità della Myriam e degli insegnamenti del suo fondatore, è il Kremmerz stesso che ammette in una lettera alla figlia (pubblicata) che non ha più alcun potere e che questi sono ormai del tutto degenerati, che è stanco e disperato (il contrario di ciò che dovrebbe essere un maestro ammonio praticante del separando alchimico mercuriale o solare). Inoltre è lo stesso Kremmerz che negli ultimi anni prima della sua morte in risposta a molte richieste di riprendere in mano il progetto Myriam, terapeutica magica e quant'altro, da lui ormai abbandonato del tutto, ammette il totale fallimento della Myriam e delle sue pratiche magiche e si rifiuta di riattivare le accademie e riprendere i lavori su richiesta di fedelissimi come il Quadrelli. E questo liquida la questione in modo definitivo.
Coy. 27/4: Non vedo l'ora della pubblicazione… lol
Res. 2 – 27/4: Conoscono il nome in senso magico-ermetico?... battute a parte. Mi stupisce sempre molto vedere come quelli che si ritengono i "furbi" della situazione, abituati alle manipolazioni, pensino che il loro agire non sia palese o, soprattutto, scontato.Che la macchinazione sia talmente raffinata da poter gabbare gli altri. Non mi riferisco tanto alle argomentazione sparate lì, ma proprio alla decisione di questi ricercatori "indipendenti" di intervenire tutti assieme. Qualche commento buttato lì e poi... fine. E tutti come manifestazione e decisione… autonome. Eddai. Intanto siamo arrivati a 71 pagine che parlano da sé. Ed è ovvio che chi critica una posizione si ponga, appunto, con criticità verso la medesima. Sennò sarebbe un lisciare e adulare... con, in genere, uno scopo da raggiungere. Anche lo scopo è palese. Poi si sa... i polli li troverete sempre, non abbiate pensiero. Qui dentro, però, è più probabile che troviate persone dotate di senso critico e onestà intellettuale. Inutili per voi.
Carit. 27/4: Sono arrivata a questo forum per caso, cercavo notizie di terapeutica per trovare solidarietà e conforto. Ho seguito un po’ il dibattito di cui ho capito poco o niente. A me non interessa né di questo kremmerz di cui dite né di altri personaggi vivi o morti, onesti o disonesti. Ma SONO ESTERREFATTA E DISGUSTATA dalla totale mancanza di etica umana, dal disprezzo verso le sofferenze altrui e dal sarcasmo cinico che usate per parlare di malattie congenite, di ritardi mentali e di mali incurabili che sarebbero (ODDIO!) causati dal comportamento dei genitori, padri e madri. Perfino Cristo che “passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché egli nascesse cieco?", rispose "Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio.” Sapete voi qual è l’opera di DIO? È l’amore che nutre e sana! E ammesso e non concesso che vi siano delle ereditarietà congenite che c’entrano le colpe dei genitori? MA NON VI VERGOGNATE di questo senso di disumanità che avete? Voi, non avete idea di cos’è l’amore verso una creatura bisognosa che vive una condizione di diversità grave! In quale mondo vivete? Avete un razzismo che manco i nazisti nella Gestapo arrivavano a tanto! Per la vostra grandissima spocchia e mancanza di carità nell’affrontare il problema della salute, penso che mi informerò meglio sugli amministratori di questo “stimabile forum buddista” anche con miei carissimi amici, veri buddisti, che hanno alto il senso della carità universale, cristiana o buddista che sia! VOI MESCHINI avete bisogno più che di conoscere le storie altrui di pregare profondamente il vostro io interiore perché vi metta velocemente in comunicazione con la divina provvidenza che vi aiuti a non trovarvi mai in condizione di provarle certe situazioni, cosa sia amare un essere, un figlio o figlia, disabile, nato deficiente, cieco o storpio! Con tutta la mia commiserazione, ma con la speranza che vi ravvediate.
D&G 27/4: A parte la maleducazione di Carit. e del dipartito Zan. che intervengono maleducatamente sul forum, senza presentarsi prima nelle sezioni apposite in chiaro spregio alla netiquette e le regole di questo forum (comportamento arrogante iniziato dalla regina dei bolli e continuato dai suoi alias/compagni di merende). Scusi CARIT., ma che sostanze le mettono nel caffellatte la mattina? LSD? Lei farnetica e vaneggia, abitualmente così ogni giorno senza argomentare in nessun modo i contenuti che nella sua confusione mentale vorrebbe esprimere, perché la drogano contro la sua volontà, oppure si tratta di un accesso confusionale dovuto al fatto che qualcuno le ha rubato i santini con la foto di San Francesco Kremmerz, protettore dei simoniaci e dei truffatori di aspiranti ermetisti?
CITAZIONE: Ho seguito un po’ il dibattito di cui ho capito poco o niente.
Ecco infatti, come volevasi dimostrare! Parla di nazisti e gestapo? Ma ha provato con dei bravi psichiatri clinici che curano abitualmente gli schizofrenici? Ne avrebbe tanto ma tanto bisogno cocco bello… COMUNQUE NON AVEVO DUBBI!!! lol Il Troll Zan. è andato in vacanza congendandosi dal forum e dopo manco 5 minuti spunta sempre con numero messaggi:1.
Un Nuovo Troll chiamato CARIT. e appare sul forum (ma ovviamente è sempre Zan. che ha cambiato nome) che continua a fare spamming perdendosi in vaneggiamenti da reparto psichiatrico lol: Ma voi kremmerziani, in particolare, la regina dei Polli state veramente così male? Soffrite a tal punto di sindrome bipolare, e personalità multipla? lol Ma non capite che così facendo rendete il nostro forum sempre più linkato e voi vi squalificate sempre di più gettandovi merda addosso con le vostre mani, visto che agitate solo fuffa e non portate nessuna tesi valida a riscattare i misfatti del Kremmerz che tra l'altro ammette il fallimento di tutta la sua opera prima di morire al Quadrelli? Siete a corto di argomentazioni per difendere l'operato inqualificabile del Kremmerz che ha truffato e grassato per decenni i discepoli dell'ordine Egizio vendendo a fior di sterline d'oro false iniziazioni macchiandosi del reato di Simonia e avete il coraggio di parlare di opere di dio? VERGOGNATEVI!!!!! E se siete così masochisti da volervi fare male da soli continuando a fare misere figure, accomodatevi. PS: scommettiamo che ora il prossimo troll kremmerziano che uscirà sarà la dama grigia, che era la nonna della dama bianca che si trombava bartali e qualche volta anche coppi????
Ap. 28/4: Ah sì, è un caleidoscopio di trolls variopinti...
Dor. Mar. 28/4: Per me, su 71 pagine di questo topic, il post di Carit. è il più bello in quanto a perbenismo, fanatismo, ignoranza e pochezza. E merita assolutamente un applauso e non sto prendendo in giro: mi è piaciuto davvero molto! lol - Per fortuna che almeno i tuoi amici very buddhist hanno alto il senso della carità universale e per fortuna che tu conosci appieno l’opera di Dio, che è l’amore che nutre e sana.......ehmmmm… Comunque è davvero interessante come in questo periodo, per puro caso ovviamente, molti nuovi utenti entrano in questo forum soprattutto per alimentare il topic sul kremmerz con idee personali fondate sull'ignoranza più assoluta e farcite di maleducazione e supponenza.
CITAZIONE: Sono arrivata a questo forum per caso, cercavo notizie di terapeutica per trovare solidarietà e conforto.
Se vuoi trovare solidarietà e conforto, ti consiglio di rileggere cosa hai scritto dove intravedi già la risposta.
CITAZIONE: Sapete voi qual è l’opera di DIO? È l’amore che nutre e sana!
e quindi solo nell' opera di Dio potrai trovare vero conforto e non in un forum di falsi buddhisti lol
CITAZIONE: Ho seguito un po’ il dibattito di cui ho capito poco o niente. A me non interessa né di questo kremmerz di cui dite né di altri personaggi vivi o morti, onesti o disonesti.
E dato che il topic parla della terapeutica del kremmerz mi pare tu sia leggermente OT. Visto che hai capito poco o niente potresti fare domande a chi ne sa un po' di più e magari cercare di capire meglio.
CITAZIONE: Ma SONO ESTERREFATTA E DISGUSTATA dalla totale mancanza di etica umana, dal disprezzo verso le sofferenze altrui e dal sarcasmo cinico che usate per parlare di malattie congenite, di ritardi mentali e di mali incurabili che sarebbero (ODDIO!) causati dal comportamento dei genitori, padri e madri.
L' unica cosa sulla quale dovresti sentirti esterrefatta e disgustata è la tua totale mancanza di consapevolezza di come funziona l' universo. Mi sembra di leggere famiglia cristiana....
CITAZIONE: Avete un razzismo che manco i nazisti nella Gestapo arrivavano a tanto!
Infatti stavamo pensando, in segreto ovviamente, di riaprire i forni crematori e le camere a gas....MA PER PIACERE!!! Paragonare gli utenti del forum ai nazisti...anzi: nemmeno i nazisti arrivavano a tanto come noi del forum uccidendo milioni di persone!!! Carit., mi sa che hai perso totalmente la cognizione della realtà....continua a vivere nel mondo degli orsacchiotti abbracciosi e colorati che è meglio.
Andr. 1963 – 28/4 – CITAZIONE:...Sapete voi qual è l’opera di DIO? È l’amore che nutre e sana!...
finalmente si parla di dio e di ammmore… che in un forum di religio ce vò. da quando qui imperversa quel satiro di d&g, nn se ne parla più e mi manca…
Niem. 28/4: che sceneggiata patetica, non mi viene nemmeno da ridere, sono solo disgustato da tanto squallore.
D&G 28/4: Sì, concordo con Niem.: è veramente una sceneggiata patetica quella dei Kremmerziani che si fingono non kremmerziani e che nonostante scrivano con falsi nick molteplici, la persona dietro è sempre una ED È QUELLA VECCHIA CAPRA FUORI DI TESTA DELLA REGINA DEI POLLI. Che squallore, con la lolro azione insensata riescono a rovinare kremmerz, ancor più di quanto non si fosse rovinato da solo con le sue stesse mani.
Ar. 28/4: CITAZIONE: (Carit.): A parte la maleducazione di Carit. e del dipartito Zan. che intervengono maleducatamente sul forum, senza presentarsi prima nelle sezioni apposite in chiaro sfregio alla netiquette e le regole di questo forum (comportamento arrogante iniziato dalla regina dei bolli e continuato dai suoi alias/compagni di merende)
- (risposta da D&G): Scusi CARIT., ma che sostanze le mettono nel caffellatte la mattina? LSD? Lei farnetica e vaneggia, abitualmente cosi' ogni giorno senza argomentare in nessun modo i contenuti che nella sua confusione mentale vorrebbe esprimere, perchè la drogano contro la sua volontà, oppure si tratta di un accesso confusionale dovuto al fatto che qualcuno le ha rubato i santini con la foto di San Francesco Kremmerz, protettore dei simoniaci e dei tuffatori di aspiranti ermetisti? Ecc. ecc.
.....d&g sei un grande!!!!!!...
CITAZIONE: Non vedo l'ora della pubblicazione… lol
.......forse ti riferisci all'annunciata trilogia già ribattezzata " LA SIGNORA DEI TRANELLI " prossimamente in vendita in tutte le migliori pollerie ??????... lol
CITAZIONE: Mi stupisce sempre molto vedere come quelli che si ritengono i "furbi" della situazione, abituati alle manipolazioni, pensino che il loro agire non sia palese o, soprattutto, scontato. (…) Poi si sa... i polli li troverete sempre, non abbiate pensiero. Qui dentro, però, è più probabile che troviate persone dotate di senso critico e onestà intellettuale. Inutili per voi.
…come puoi ben vedere res. 2, in questo squallidissimo caso ci sarebbe da stupirsi ancora di più e mi riferisco precisamente a quell’ultimo ignobile post dei soliti troll/maschere che fanno capo alla stessa regia/regina… ma non c’è da stupirsi perché per fare chiudere questo 3d come hanno fatto con altri nel passato sarebbero capaci DI TUTTO!!!!!!... ma il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e così facendo si sono fatti crollare addosso la baracca da soli… lol… e adesso tutti hanno potuto vedere e capire fino a che punti può arrivare certa gente che s’è venduta l’anima ai demoni degli abissi più maledetti…Certo qualche pollo disperato masochista forse lo troveranno sempre ma finalmente qui adesso c’è la prova a disposizione di tutti che li smaschera e conferma quali livelli spregevoli possono raggiungere e per loro adesso non sarà mai più facile come prima infinocchiare con le solite menzogne e mistificazioni!!!!...
Res. 2 – 28/4: CITAZIONE: MA NON VI VERGOGNATE di questo senso di disumanità che avete? Voi, non avete idea di cos’è l’amore verso una creatura bisognosa che vive una condizione di diversità grave! In quale mondo vivete? Avete un razzismo che manco i nazisti nella Gestapo arrivavano a tanto!
E io le risponderò a tono, usando delle metafore che in genere si usano per spiegare le cose a chi ha qualche sorta di blocco nella ricezione di un messaggio. Ipotizzi che la sua mamma, quando era all'ottavo mese di gravidanza, avesse avuto la brillante idea di cimentarsi nell'alpinismo e che, piena di buone intenzioni, avesse deciso di iniziare scalando il K2. E che fosse partita in tuta e con le scarpe della Decatlon che si usano per giocare a tennis. Ecco, e mentre scalava il K2, mentre osservava la bellezza del paesaggio ringraziando il nostro amato Signore Gesù Cristo, la Madonna e anche Geppetto... vuoi un po' per l'ossigeno che si fa sempre più rarefatto, vuoi per l'incontro di qualche bestia selvaggia, vuoi anche per l'inesperienza (fosse stata alpinista professionista si sarebbe magari attrezzata in altro modo) o per le scarpette da tennis... o anche il fatto che, avendo freddo, decide di tornare alla base... correndo. Ecco allora che cade, di pancia. E dopo un mese il bambino se nasce... nasce ritardato. Ora... mi dice per cortesia se sua madre avrebbe amato di meno quella creatura? No. Ma l'amore per la sua creatura annulla l'errore e la rende un'alpinista professionista? Converrà con me, a questo punto, che: 1) sua madre non sarebbe stata un'alpinista, ma una testa di cazzo - 2) l'amore e la disumanità non c'entrano nulla, perchè avrebbe amato la sua creatura comunque, ma questo riguarda più il regno animale che la professionalità dell'alpinismo - 3) che lei, Carit. (ma dovrebbe magari mirare di più alla Grazia) delle più basilari leggi ermetiche non sa una cippa e spara a caso.
Dor.Mar. 28/4: Resh come sempre sei impeccabile!
Res. 2: Facciamoci aiutare dalle metafore…
Morg. 28/4 – CITAZIONE: A proposito, dicono di conoscere anche le vostre identità…
Questo frase con i puntini è tale e quale ad un avvertimento mafioso. Ma Zan., ti rendi conto a cosa sei arrivato? Conoscono le nostre identità, e quindi? Esigo spiegazioni in quanto si tratta di una minaccia nemmeno tanto velata.
Deda. 28/4: Vi domando: voi ritenete che un Maestro di ermetismo non possa essere indisposto MAI? Mi sembra che state facendo di questo Kremmerz una figura improbabile, più divina del Cristo tanto che non può avere momenti di debolezza (chissà quanto avrete da dire sulla passione di Gesù…! Non c’è da stupirsi che si sollevino i cattolici come Carit.!!!). Consideriamo poi l’esempio della donna alpinista incinta che cade e ha un figlio disgraziato… Ma, scusate, Kremmerz riuscì ad essere incinto come Schwarzenegger in Junior? (qui ci vorrebbe Ar. che batte le manine, ma non lo farà perché lei batte solo per d&g). Perché continuate a buttare parole al vento? E, soprattutto, perché soffrite di manie di persecuzione e vedete kremmerziani dappertutto? Così, mi spiace davvero che Zan. non scriva più, e spero ci ripensi: era una vera miniera di informazioni senza le solite faccine, virgolette, insulti, turpiloquio, opinionismo all’italiana e via dicendo, e indubbiamente era d’aiuto a chi vuole documentarsi in merito alla terapeutica di Kremmerz (cui, mi pare, è dedicato questo spazio di 71 pagine come ricorda qualcuno e come è – credo – nell’interesse degli amministratori conservare aperto al dibattito). Per Morg. che dice: "Conoscono le nostre identità e quindi? Esigo spiegazioni in quanto si tratta di una minaccia nemmeno tanto velata". Ma che male c'è se qualcuno dovesse conoscere l'identità che sta dietro al tuo nick? Se mai può servire a maggiormente valutare la coerenza negli atti di quello che uno afferma a parole. Io non avrei alcun problema se tu conoscessi la mia di identità, invece di attribuirmi quella di kremmerziana a tutti i costi.
Niem. 28/4: arrivati a un certo punto, bisognerebbe avere la serenità di rendersi conto che è il caso di smetterla. Io nell'ambito esoterico sono praticamente una tabula rasa, non "appartengo" a nessuno, e tutta questa manfrina di account, multiaccount, frotte di nuovi arrivati scandalizzati che si danno amorevolmente ragione fra di loro mi ha solo disgustato. Non ho mai avuto a che fare con l'ermetismo kremmerziano, avrei un caro amico che è iniziato con quel percorso, ma non so perché non mi ha mai ispirato, è stata una sensazione a pelle e dunque con lui per quanto possibile ho sempre evitato l'argomento esoterismo. Ora mi è bastato vedere questa pantomima assurda per persuadermi del tutto e stare il più lontano possibile alla larga da 'ste sette autoreferenziali. Come dicevo, è il caso di smetterla. Non si può convincere nessuno con questa prassi che ciò che è stato detto sia falso, anzi, fa pensare a un certo bruciore di sedere. A questo punto comincio a pensare che tutti questi interventi nuovi di persone che nemmeno hanno seguito la netiquette del forum presentandosi come si deve e ambientandosi prima di "guerreggiare" siano orientati a una strategia ben precisa che mira a far chiudere il topic per farlo finire nel dimenticatoio, facendolo sparire dalla prima pagina di questa sezione. Quindi proporrei a chi di dovere o di pulire il topic, o di salvare gli interventi fondamentali e farne uno nuovo "sticky", a imperitura memoria del perché stare alla larga da certi circoli della sceneggiata.
Laviad. 28/4 – CITAZIONE: Sono arrivata a questo forum per caso, cercavo notizie di terapeutica per trovare solidarietà e conforto. Ho seguito un po’ il dibattito di cui ho capito poco o niente. A me non interessa né di questo kremmerz di cui dite né di altri personaggi vivi o morti, onesti o disonesti. Ecc.
Ciao Carit.. Dal livore che emerge dal tuo intervento direi che hai sbagliato nickname. Io consiglierei ai moderatori (se ci sono ancora) di chiudere questo topic. Tanto, le cose da dire sull'oggetto del topic stesso sono state dette e i contenuti si sono esauriti. In questo modo si taglierebbe una continua polemica inutile, visto che non penso verrebbe aperto un nuovo topic solo per continuare il battibecco. Ciao.
Ap. 28/4 – CITAZIONE: A proposito, dicono di conoscere anche le vostre identità… - CITAZIONE: Questo frase con i puntini è tale e quale ad un avvertimento mafioso.
Ha ragione Morg.! Come vi permettete?!? Ma possiibile che nessuno di voi abbia il coraggio di dirsi: "sì Kremmerz ha goduto di una reputazione a dir poco immeritata e di ammonio in tale via non vi è proprio nulla, ho sbagliato percorso nella mia vita..."?
Coy. 28/4: Se posso esprimere il mio relativo punto di vista, affermerei che non accolgo la richiesta di Niem., in quanto, oltre ai primi passi sbagliati nell'entrata del forum, ritengo che ogni intervento e commento possa essere da testimonianza e preso come cartina di tornasole da tutti i futuri utenti che entreranno in questo forum e visioneranno questo topic, così che possano farsi un'idea propria in base al loro raziocinio ed intelletto. Cercare di eliminare solo quello che fa scomodo manifestando faziosità oltre ad essere dannoso, renderebbe tutto soggetto a critiche, allora sì, giustificabili. Non buttiamo via niente. Molti interventi si commentano da soli e per i seguenti non aspettiamo altro che la pubblicazione che smentirebbe ogni attacco rivolto alla scuola. Poi se devo essere sincero, tutto questo teatrino è molto divertente.
D&G 29/4 – CITAZIONE: Io consiglierei ai moderatori (se ci sono ancora) di chiudere questo topic.
Neanche io, perchè più i nostri cari amici Kremmerziani porteranno avanti il loro teatrino di falsi nick name che fanno apparire e scomparire a piacimento, mandandoli in vacanza, a farsi il bidè, tanto per far vedere che sono in molti a dire la stessa cosa, mentre è sempre e solo quella svampita sfigata della regina dei polli dietro tutti questi nick, e più certi Kremmerziani si squalificheranno da soli, dando modo della loro insipienza ermetica, della loro ignoranza alchimica e del loro squallore esistenziale. Un amico che milita in diversi ordini esoterici italiani, oggi mi ha detto che dopo aver letto i post della Regina dei polli, di Deda., di Carit., Zan. e di tutti gli altri falsi Nick e dal loro squallore ha deciso di dare le dimissioni dalla fratellanza Kremmerziana di cui fa parte, facendo girare questi post in tutto l'ambiente, come evidente dimostrazione della mancanza di conoscenze ermetiche totale da parte dei seguaci della regina dei polli e della stessa. Complimenti continuate così lol
Ar. 29/4 – CITAZIONE: qui ci vorrebbe Ar. che batte le manine, ma non lo farà perché lei batte solo per d&g
....cara deda./zan./ecc. alias “reginella” sei invidiosa dei miei applausi o del fatto ormai dimostrato che d&g ne sa molto molto più di te e di tutta la tua baraccopoli miriamica messa assieme???? ......comunque non preoccuparti cara batterò le manine anche a te con standing ovation ...quando deciderai di andartene assieme al tuo compare/alter ego zan. a farti una bella vacanza di riposo.... che ne hai tanto bisogno!!!!!! lol ….e salutaci tanto regina mater pullorum!!!!!!
CITAZIONE: Se posso esprimere il mio relativo punto di vista, affermerei che non accolgo la richiesta di Niem. CITAZIONE: Neanche io, perché più i nostri cari amici kremmerziani porteranno avanti il loro teatrino di falsi nick name che fanno apparire e scomparire a piacimento , mandandoli in vacanza, a farsi il bidè, tanto per far vedere che sono in molti a dire la stessa cosa, mentre è sempre e solo quella svampita sfigata della regina dei polli dietro tutti questi nick, e più certi kremmerziani si squalificheranno da soli, dando modo della loro insipienza ermetica, della loro ignoranza alchimica e del loro squallore esistenziale. ecc.
...sono assolutamente d'accordo con coy. e d&g!!!! attenti perchè la chiusura della discussione è proprio quello che vorrebbero i troll provocatori telecomandati spuntati ultimamente!!!!
Res. 2 – 29/4 – CITAZIONE: Consideriamo poi l’esempio della donna alpinista incinta che cade e ha un figlio disgraziato… Ma, scusate, Kremmerz riuscì ad essere incinto come Schwarzenegger in Junior?
Mi rifiuto di credere che lei non abbia inteso e maneggi in questo modo le metafore. Riportando citazioni di altissimo valore cinematografico. Questa è la prima cosa che le è venuta in mente? Schwarzenegger??... Ha mai fatto un test del QI? Per curiosità, sa....
Andr. 1963 – 29/4: secondo me hai fatto un es. non pertinente. dovevi metterci il papà...
Res. 2 – 29/4: Per andare incontro alle limitate capacità cognitive di alcuni dici? Probabile. La prossima volta provo con i disegni. En passant. Fatevi venire il dubbio che la metafora della gestazione e della donna incinta NON sia un esempio scelto a caso. Visto che si sta parlando di generazione ANCHE su altri piani.
Der S. 29/4: Resch, scusa se mi permetto, ma secondo me, stavolta sbagli tu... ;-) avevi pensato a questa opzione? (urge rito: fuggite demoni della stupidità!)… a proposito delle tue "arditissime" metafore, com'era quella cosa del dito... la luna... ? poi c'era quella dei porci e delle perle, o forse erano margherite... Coraggio. Passerà anche questa ondata...
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Appendice alla Discussione originale:
in seguito ad alcune e-mail pervenuteci, per contribuire a una maggiore comprensione dei temi e delle problematiche di carattere storiografico sollevati nella discussione, riproponiamo questo interessante capitolo tratto dall’opera “L’Arcano degli Arcani” di G.Capiferro e C.Guzzo.
LA SCOMPARSA DEL MAESTRO ED IL VUOTO DELLA SUCCESSIONE:
IL CASO RICCIARDELLI-PUGLIESE
La chiusura ufficiale delle Accademie miriamiche e le vicissitudini che le medesime dovettero patire in Italia a causa dell’antimassonico regime mussoliniano, se da un lato limitarono considerevolmente l’impatto della Fratellanza su un piano eminentemente pubblico e di visibilità, dall’altro dovettero rappresentare uno stimolo alla riflessione ed al cambiamento.
Durante la propria permanenza a Beausoleil il Formisano compose I Dialoghi sull’Ermetismo, frutto di decennali riflessioni sub specie interioritatis, che videro la luce in edizione fuori commercio e nel numero di sette (successivamente divenuti 9) nel 1929[1].
L’opera fu concepita con l’intento di consegnare ai posteri una esposizione quasi elementare dell’ermetismo, con la speranza di cancellare definitivamente quei fraintendimenti esegetici ai quali erano andati incontro gli scritti dell’ermetista campano.
Non vi è dubbio che il Formisano meditasse di dare un nuovo assetto alla propria Schola e che avesse in mente dei cambiamenti radicali relativi anche alla propria sfera personale, considerato che, nel 1928, aveva accarezzato il proposito di emigrare in America del Nord con la propria famiglia[2]. I Dialoghi rappresentarono un ideale vademecum per coloro che desideravano avvicinarsi allo studio della magia ed un ottimo strumento di studio e di riflessione per quei discepoli (ve ne erano numerosi) che, pur praticando, avevano ancora gravi difficoltà a comprendere persino i rudimenti del pensiero del loro maestro.
Il 26 febbraio del 1929, in una lettera privata indirizzata al prof. Quadrelli, alla quale abbiamo già fatto riferimento nell’incipit del precedente paragrafo, il Formisano riconobbe il fallimento del precedente assetto della sua scuola, auspicando una decristallizzazione della stessa che non sarebbe, purtroppo, mai stata attuata[3]. Il Kremmerz si spense, infatti il 7 maggio del 1930, stroncato da un ictus cerebri presso la sua abitazione di Beausoleil. Già al termine delle esequie alcuni seguaci giunti dall’Italia per prendere parte all’estremo rito, fra i quali vi era l’ avvocato Giacomo Borracci, si precipitarono nell’abitazione del defunto nella spasmodica, quanto vana ricerca di materiali riservati e di precise istruzioni concernenti la successione alla guida della Fratellanza. Il Formisano doveva certo avere provveduto a fare sparire la documentazione segreta in proprio possesso, consegnandola verosimilmente, al fuoco oppure alle sicure mani del segretario parigino Jean Brenniére, che fece ben presto perdere le proprie tracce[4].
Del resto il Kremmerz soffriva ormai da anni di una profonda depressione che sovente lo costringeva ad invocare la morte, quale soluzione finale alle proprie miserie. A riprova di ciò riteniamo utile citare un breve stralcio di una lettera del 26 febbraio 1926, indirizzata alla figlia Gaetanina, nella quale l’ermetista campano scrisse: Tuo padre è nato ricco di potere e di libertà e declina schiavo della povertà mentale degli altri e povero d’amore. Finirà anche questo; credevo che sarebbe finito all’inizio dell’anno scorso, ma pare che ci debbono essere ancora dei solstizi a vedere[5]. Alla pesante depressione si aggiungevano altresì i non trascurabili problemi economici che lo costringevano, nonostante l’età avanzata, a lavorare tutti i giorni, domeniche comprese e fino a notte fonda, per mantenere se stesso, la moglie ed il figlio demente[6].
Il suo scoramento dovette essere accresciuto forse anche dalla considerazione che i suoi discepoli più avanzati si fossero dimostrati tutt’altro che evoluti e ‘separati’, dal momento che, di lì a pochi anni, alcuni di loro sarebbero stati coinvolti in un grave scandalo giudiziario che suscitò ampio clamore nell’opinione pubblica del tempo.
Nel 1940, in piena era fascista, l’Avvocato Giacomo Borracci, l’ingegnere Vincenzo Manzi ed il Dr. Giovanni Bonabitacola, furono seppur indirettamente interessati dal processo intentato contro Pasquale Pugliese, nipote di Ciro Formisano ad opera della famiglia del Barone Ricciardo Ricciardelli e, nello specifico, dalla di lui consorte Baronessa Letizia del Sordo.
Pasquale Pugliese, imputato nel processo oggetto della nostra disamina, figlio di Ferdinando ed Adelina Formisano, era venuto alla luce a Bari il 12 gennaio 1920[7].
Il nonno Ciro aveva atteso con trepidazione l’arrivo di questo nipote ed in una lettera del 9 febbraio 1920 indirizzata alla figlia, (quasi certamente ancora ignaro della di lui nascita) vaticinò un luminoso futuro per il piccolo che, scrisse, si sarebbe dovuto chiamare Giuliano (ma non Kremmerz o Cromerio), Giuliano l’Apostata, quasi un vendicatore[8] e sarebbe stato di cuore generosissimo, avendo intimo in sé il sentimento di giustizia. L’ermetista campano suggerì di sottoporre Pasquale[9] ad una rigida educazione, necessaria a meglio sviluppare quelle innate e benefiche inclinazioni che egli aveva ritenuto di potere intravedere nell’animo di questo suo virgulto.
Fu così che, nel 1937, Pasquale fu affidato dal padre Ferdinando alle cure del professor Vincenzo (alias Vinci) Verginelli[10] che ebbe l’incarico di prepararlo a sostenere gli esami di ammissione alla maturità scientifica[11].
Nel marzo di quell’anno il Barone Ricciardo Ricciardelli che si era appassionato all’ermetismo napoletano ed aveva frequentato Ciro Formisano per alcuni anni, si recò presso l’abitazione del suddetto Verginelli e prelevò con un pretesto il giovane Pasquale che condusse in un albergo della Capitale, per poterlo iniziare alle pratiche magiche.
Il Ricciardelli era convinto che nel corpo di esso Pugliese doveva essersi certamente incarnato lo spirito dello stesso Kremmerz, oppure il genio di Koboaks (della cui esistenza egli aveva appreso direttamente dall’esoterista di Portici)[12] e forse anche quello di Giuliano l’Apostata[13]. Fatto di un certo rilievo è che il Barone avesse sviluppato una sorta di ossessione per la figura di Koboaks, già prima dell’incontro con il giovane allievo del prof. Verginelli.
Alla presenza della suddetta fantomatica entità, il Ricciardelli avrebbe infatti tentato una complessa operazione solare a seguito della quale si sarebbe manifestato l’intelligenza geniale di Oggys[14].
L’eccentrico aristocratico a sua volta si presentò come la reincarnazione[15] del sacerdote egizio Morcorodaff il quale, 4000 anni prima, avrebbe depredato un favoloso tesoro custodito nel Tempio del Sole ed insidiato la figlia del proprio Faraone. Egli era stato, dunque, condannato a reincarnarsi in un plurimilionario che avrebbe dovuto sperperare tutte le proprie sostanze, al fine di porre rimedio al sacrilegio perpetrato[16]. Impossibile non scorgere la specularità fra tale convincimento e quello di Maria Camilla Calzone Mongenet, la quale sosteneva di essere la reincarnazione della regina Cristina di Svezia, della quale si convinse di dovere espiare le colpe terrene[17].
Come se ciò non bastasse, il Ricciardelli si convinse che per riparare alla seduzione perpetrata nei confronti della figlia del monarca egizio, avrebbe dovuto costringere sua moglie Letizia a concedersi carnalmente al proprio autista Mazza Antonio, che divenne uno dei suoi consiglieri più fidati e che si finse appassionato cultore di ermetismo, per ricavare anch’egli il proprio personale tornaconto dalle stravaganze del proprio anfitrione[18]. Dal canto suo, pare che il Ricciardelli avesse coltivato alcune relazioni extraconiugali frequentando una certa Carciopolis, che divenne la sua amante[19], una tal Iris[20] ed infine Lucia Leonzio, detta Lucietta, una contadinella quindicenne nella quale il blasonato esoterista ritenne di riconoscere la propria compagna animica (la sua Ankh-es-en-amon?) [21].
Evidenti ed assai marcate sono le suggestioni del retroterra egizio-caldeo che il Ricciardelli estrapolò dal contesto prettamente simbolico-filosofico kremmerziano[22], per assecondare la sua ideazione delirante, la medesima che lo spinse ad intaccare pesantemente il proprio patrimonio a favore del diciassettenne Pasquale, per liberarsi delle proprie responsabilità karmiche ed entrare in possesso, tramite favolose vincite al gioco, di una fortuna ancor più grande di quella che egli stava, a cagione della propria alienazione psichica, depauperando[23].
Nonostante la sua giovane età, il Pugliese non si fece incantare dalle stravaganze del Ricciarelli, ma ne approfittò per farsi consegnare da quest’ultimo circa un milione e mezzo di lire che dilapidò fingendo di assecondare solo i disegni del fato[24].
Con il consenso del Barone il nipote del Kremmerz si recò a Venezia, città considerata dal blasonato gentiluomo particolarmente adatta a favorire il contatto con gli Eoni. Qui il Pugliese incontrò la ballerina tedesca Caterina Forster e ne fece la sua amante.
Fu durante il soggiorno nel capoluogo lagunare che Pasquale comunicò a don Ricciardo di essere realmente la incarnazione del genio di Koboaks, pregandolo di inviare dei quattrini a tale nome presso l’albergo Regina ove egli alloggiava, così da estinguere il debito che il sacerdote Morcorodaff aveva contratto nella sua passata esistenza[25]. In un secondo tempo il giovane truffatore rivelò al Barone di essere entrato in contatto con un tal Erwin Koboaks, persona fisica di nazionalità lettone, in nome e per conto del quale chiese ed ottenne dal Ricciardelli ulteriori emolumenti. Il tempo raffinò ulteriormente le arti da furfante del Pugliese il quale, munitosi di timbri e di carta intestata col nome di Koboaks, cominciò a comporre improbabili formule magiche, fingendo di cadere in trance in presenza del Barone, giungendo a fargli dono di un medaglione in oro sul quale aveva fatto incidere le iniziali del fantomatico esoterista lettone[26].
Il lusso nel quale il Pugliese viveva attirò le attenzioni della polizia di Firenze che nel giugno del 1939 lo sottopose a fermo temporaneo, essendo stato trovato in possesso dell’ingente somma di 29.000 Lire [oltre 35.000 euro di oggi]. Il definitivo arresto del giovane sarebbe stato però eseguito nel dicembre dello stesso anno dalla polizia di Roma[27]. Il processo al nipote del Kremmerz ebbe luogo innanzi alla X Sezione del Tribunale di Roma, ed al suo Presidente Cav. Arturo Tocci, ai giudici a latere Umberto Guido ed Edmondo Siciliani, concludendosi l’uno aprile del 1941 con la condanna del suddetto imputato a tre anni e due mesi di reclusione ed al pagamento di un’ammenda di 10.000 lire, per il reato di circonvenzione d’incapace. Il Pugliese sarebbe però riuscito, in seguito, ad ottenere il condono di due anni di prigione e dell’intera multa, conservando verosimilmente parte consistente del danaro frodato che aveva occultato con la connivenza dei genitori [28].
Il processo suscitò grande scalpore nell’opinione pubblica, atteso il vivo interesse che i fenomeni paranormali ed i loro cultori provocavano sulla società del tempo. Le udienze furono gremite di studenti universitari, curiosi di assistere ad una vicenda giudiziaria che sembrava spostare le lancette dell’orologio indietro di molti secoli, evocando le ombre del più celebre processo per magia intentato nell’antichità: quello nei confronti di Lucio Apuleio.
Dalla requisitoria del Pubblico Ministero Francesco Polito de Rosa e dalle arringhe degli avvocati di parte civile Adelmo Nicolaj, Alessandro De Stefano e di Alfredo De Marsico, difensori dell’imputato, emerse un quadro inquietante che assolveva in buona parte la lucida follia del Ricciardelli e condannava non solo il Pugliese ma anche la cupidigia di quanti avevano ricavato ingenti guadagni, approfittando della labilità psichica di costui. Nel corso della propria requisitoria il Procuratore regio, De Rosa, puntò il dito in particolare contro l’Avvocato Giacomo Borracci[29], contro l’ingegner Manzi e Vito Candela detto il ‘Maestro Mendicante’, uno squattrinato ferroviere barese in pensione[30] il quale, falsamente professatosi convinto fautore dell’ermetismo, aveva finito per sottrarre al Barone un milione di Lire che sperperò con le donne ed al gioco[31].
Dalle carte processuali emerse poi che il Ricciardelli era affetto da una grave forma di inibizione sessuale[32] e che già nel 1924, si era rivolto al medico chirurgo Giovanni Bonabitacola (Preside del Circolo Vergiliano dal 15 gennaio 1921)[33], il quale tentò di sanare tale patologia ricorrendo alle arti magiche. Le applicazioni di terapeutica occulta non sortirono però gli effetti sperati[34] e fu per tale ragione che l’infermo (convinto che il suo male fosse da attribuire ad uno stato avatarico) fu accompagnato da Bonabitacola, Borracci e Manzi a Beausoleil, presso il Kremmerz.
Quest’ultimo trattò la patologia del facoltoso aristocratico con rimedi omeopatici, ma il Ricciardelli si rivelò ben presto un soggetto psicolabile ed estremamente suggestionabile. E l’ingegner Manzi, (colui che più di altri avrebbe tratto profitto dall’insania di don Ricciardo) contribuì ad assecondare detta suggestionabilità attribuendo al Barone il titolo di maestro in ‘bottiglia’, ovvero di maestro menomato nei propri ricordi, asserendo che tale espressione fosse stata coniata direttamente dal Kremmerz[35].
Non è dato sapere se gli interventi terapeutici operati a favore del Ricciardelli sortirono l’effetto sperato. Quel che è però certo è che la di lui instabilità mentale venne considerevolmente potenziata dal morboso interesse sviluppato per le pratiche occulte, dall’esercizio delle quali il Kremmerz tentò costantemente di tenerlo lontano[36].
Il Formisano doveva del resto essersi reso conto di avere a che fare con un soggetto squilibrato. ma certo non poteva immaginare che, già dal 1922, il suo amico soffrisse di gravi disturbi psichici che, nel 1925, lo avrebbero condotto al ricovero presso la Casa di Salute Solarium[37].
E fu così che il Barone si lasciò coinvolgere nella colossale truffa dell’Oleificio Tivoli.
Sempre più convinto di dover espiare i suoi atavici misfatti con la rovina finanziaria, Ricciardelli venne persuaso dal Manzi e dal Borracci ad investire le sue sostanze in un’azienda già fortemente in perdita: l’Oleificio Tivoli. Tali personaggi conclusero l’ affare a Beausoleil alla presenza del Kremmerz il quale, stando a recenti approfondimenti, avrebbe fornito precise indicazioni su come realizzare al meglio l’acquisto dello stabilimento, ammonendo i suoi discepoli che se non avessero rispettato rigidamente le istruzioni impartite, avrebbe preso severi provvedimenti nei loro riguardi[38].
Al termine della riunione il Manzi aveva ottenuto l’incarico di Amministratore Delegato, assicurandosi emolumenti annui per oltre 80.000 Lire [circa 100.000 euro di oggi], mentre il Borracci, in qualità di avvocato invitato a seguire la faccenda dal punto di vista legale, pretese l’esorbitante onorario di 240.000 Lire[39][circa 300.000 euro di oggi]. Nell’affare venne infine coinvolto anche il ‘banchiere ermetico’ (come lo definì il Procuratore Polito De Rosa) Avv. Alessandro Cavalli, Presidente della Banca Romana Commerciale e segretario del Circolo Vergiliano[40], il quale dovette presumibilmente occuparsi di concedere la liquidità necessaria per l’acquisto dell’Oleificio.
Tale operazione finanziaria ebbe tuttavia a trasformarsi in brevissimo tempo in un pozzo senza fondo che in 3 anni inghiottì circa 4.000.000 di Lire [circa 5 milioni di euro di oggi], ovvero l’intera eredità lasciata dal nonno Ottavio al nipote Ricciardo, che fu così trascinato sull’orlo della bancarotta.
Il Ricciardelli scrisse nel 1926 al Kremmerz per informarlo della condotta del Manzi, ma l’iniziato di Portici sottovalutò (o forse finse di farlo) la gravità della situazione[41].
Ad ogni modo, nell’agosto del 1929, la truffa era definitivamente consumata ed il Ricciardelli si ritrovò unico titolare delle deprezzatissime azioni del famigerato Oleificio il quale, frattanto, aveva cambiato per ben 4 volte denominazione: S.A.O. T., S.A.O.L., successivamente Società Anonima Oleifici Tiburtini ed infine Società Anonima Oleifici Laziali [42]. Dopo tale operazione finanziaria, il Manzi fuggì con 500.000 Lire [oltre 600.000 euro di oggi] frodate al Ricciardelli[43] ed il Kremmerz in persona fu costretto ad intervenire, nel luglio di quell’anno, con un prestito di 20.000 Lire [circa 25.000 euro di oggi] a favore del Ricciardelli, necessario a coprire una scadenza cambiaria che di lì a poco questi avrebbe dovuto onorare[44].
Il Santadomenica ha per altro sostenuto che a seguito di tali eventi il Manzi venne allontanato dalla Fratellanza di Miriam[45], mentre il Formisano intervenne per risolvere una controversia insorta fra il Barone e l’avvocato Giacomo Borracci il quale reclamava la liquidazione di una parcella per una pretesa assistenza legale[46]. Quale punizione per non avere seguito le istruzioni date dal Kremmerz, il Borracci fu costretto a rinunciare al suo onorario, il quale sembra venisse devoluto nelle casse dell’Ordine Egizio[47].
Da recenti approfondimenti è però emerso che il Maestro non prese alcun provvedimento disciplinare nei confronti di Vincenzo Manzi (il quale ancora oggi gode inspiegabilmente del rispetto e della considerazione di alcune tra le frange più “ortodosse” dell’ermetismo kremmerziano)[48], che spese impunemente i danari carpiti al malcapitato Ricciardo, salvo poi diffondere la voce che poco prima di morire, il Kremmerz gli avrebbe telegrafato per averlo al proprio capezzale.
Attesa la condotta dell’ingegnere partenopeo nell’affaire Ricciardelli e la sua manifesta infedeltà nei confronti degli ideali perseguiti all’interno della SPHCI, ci sembrerebbe alquanto improbabile che un episodio del genere possa essersi mai verificato e che, anzi, sia stato raccontato dal Manzi unicamente per adombrare una sorta di investitura morale che il maestro avrebbe voluto conferirgli in punto di morte[49]. Ma lasciamo la parola allo stesso Manzi che nel 1945 avrebbe così descritto la morte della sua guida spirituale, in una lettera privata indirizzata al confratello Pietro Suglia: Il 5 maggio 1930, mi giunge un telegramma: Vieni subito perché malato. Il mattino del 7 maggio, eravamo soli nella sua stanza, i familiari erano a pranzo, intorno a noi regnava una pace e un silenzio come se fossimo isolati dal mondo. A un certo punto mi disse sorridendo e guardandomi con quegli occhioni pieni di bontà e fascino: Vinciè non ti muovere voglio riposarmi, sorrise e chiuse gli occhi e dormì. Né affanno, né un movimento turbò la sua immobilità. Dopo poco allentò la stretta della mano. Erano le 16 del 7 maggio 1930.… Accorsero i familiari, vennero parenti ed amici, e con le formalità umane calò il sipario sulla scena di un Grande.
A smentire l’ingegnere di Napoli che, per altro, sarebbe stato proprio nel 1945 colpito da gravi problemi di salute[50], vi sarebbe la testimonianza diretta di Gaetanina, figlia del Kremmerz, raccolta dal prof. Alfonso Del Guercio (personaggio sul quale torneremo nel corso del prossimo capitolo) nel 1945. La donna raccontò di avere ricevuto una lettera del padre che ne richiedeva la presenza a Beausoleil per Pasqua che, nell’anno 1930, cadeva alla metà di aprile. La famiglia Formisano trascorse giorni sereni, ma quando Gaetanina decise di ripartire per Bari, Ciro cominciò ad accusare forti e persistenti dolori alla testa.
La sera del 6 maggio (giorno precedente al suo decesso) egli convocò la figlia nel proprio studio e passandosi ripetutamente la mano dalla fronte al capo, le impartì alcune disposizioni che avrebbe dovuto eseguire nel caso in cui si fosse verificato l’ineluttabile. Colta dal panico, Gaetanina non volle neanche ascoltare le parole del genitore. Il giorno seguente alle ore 11:00, il Kremmerz versava già in uno stato semicomatoso, ma internamente il suo pensiero era limpido dal momento che salutava con la mano i propri cari dalle coltri del suo letto. Tale dato è assai interessante poiché starebbe a significare che Ciro aveva, a cagione del proprio male, già perso l’uso della parola e che dunque all’ora di pranzo non avrebbe potuto in alcun modo parlare, neanche per brevi istanti, con il Manzi o con chicchessia[51]. Fu invero la famiglia e non altri, a raccogliersi intorno al mago campano che alle 16:20 del 7 maggio, si imbarcò per il suo viaggio verso i Campi Elisi.
Gaetanina riferisce che il suo corpo venne tenuto in casa per tre giorni, secondo l’usanza del tempo, ma nel suo racconto non nomina la presenza di alcuno nella casa di Beausoleil, all’infuori dei parenti più stretti. Mentre il corpo senza vita del padre si trovava ancora nell’abitazione, la giovane donna ritrovò in circostanze misteriose la chiave del cassetto della scrivania dello studio, all’interno del quale dovevano essere conservate quelle istruzioni che il Formisano le avrebbe dovuto consegnare la sera del 6 maggio. Ella dovette provvedere, dunque, per tempo ad eseguire le ultime volontà del de Cuius ed alla fine nulla fu trovato da quei discepoli che si erano precipitati a Beausoleil, nella speranza di spartirsi l’archivio del loro maestro e di trovare un mandato di successione alla guida della Miriam[52].
Se ne deduce che il Kremmerz avesse già decretato l’inevitabile ‘eutanasia’ della propria Fratellanza, provvedendo per tempo affinché nessuno potesse accampare alcun diritto sulla propria ‘creatura iniziatica’. Tornando dopo tale non breve, ma necessaria digressione al caso Pugliese, risaliva presumibilmente alla fine degli anni ‘20 la frequentazione del Ricciardelli con il ferroviere barese Vito Candela. I due condividevano la passione per il gioco e presero ben presto a scommettere forti somme di danaro alla roulette ed ai cavalli, somme che naturalmente furono sborsate interamente dal Ricciardelli, attesa l’indigenza nella quale versava il Candela.
I due esoteristi giunsero al punto di servirsi di due ‘pupille’[53], tal Citeri e Maria Mozzi, la quale già affetta da una grave forma di nefrite, fu sottoposta insieme alla suddetta Citeri (secondo la testimonianza della Baronessa Del Sordo), ad un rigido regime di vita per affinare sempre più le capacità medianiche e di veggenza. In tal modo le due donne avrebbero potuto mettersi in contatto con la dimensione astrale per ricevere i numeri da giocare alla roulette od il nome del cavallo sul quale puntare alle corse[54].
Le costanti privazioni finirono per aggravare le già critiche condizioni di salute della Mozzi ed inutili furono i tentativi del Ricciardelli e del Candela di sanarla attraverso la medicina ermetica[55].
La fanciulla ben presto morì ed il di lei padre, devastato dal dolore, denunciò il Candela e lo stesso Kremmerz, determinando l’apertura di un procedimento penale a loro carico presso il Tribunale di Chieti[56], che attende ancora di essere indagato.
[1] Su tutto, cfr. l’introduzione di P. L. Pierini R. a G. KREMMERZ, Dialoghi sull’Ermetismo (ristampa fuori-commercio, Ed. Rebis), pp. 5-6 e 7 nota 3.
[3] La vostra idea del circolo o dei circoli, o delle accademie come organizzate avanti, ha dato risultati molto relativi che è inutile analizzare. Alla maniera antichissima dei filosofi greci, ci vorrebbe il caposcuola a Roma, circondato da amici e in luogo comodo; o, peripateticamente, conversare delle nostre cose, senza pose magistrali e senza gesti autoritari; discorrere, ridere, sorridere, magari mangiando delle tagliatelle da Sora Felicetta. Ognuno dei discepoli intelligenti, dopo un periodo di pratica, partire in missione apostolica per qualche altro centro e fare lo stesso. Così si servirebbe Ermete in letizia. Per far questo, il caposcuola oggi dovrebbe avere quarant'anni di meno e nessuna necessità pecuniaria perché anche se egli fosse ricco, non dovrebbe accudire alle sue ricchezze. Perciò i filosofi furono poveri per destino della cosa da fare; si contentavano del pane e formaggio e di una botte vuota per ostello. Non so se mi spiego? La vostra idea è mia in un senso assai più radicale. Cfr. P. L. PIERINI R., Alcune lettere di G. Kremmerz a un discepolo, cit., p. 19.
[4] Cfr. Il Maestro Giuliano Kremmerz. L’uomo, la missione, l’opera, a cura di P. L. Pierini R., Viareggio 1985, p. 18. Vinci Verginelli riferì di un viaggio intrapreso nel febbraio 1930 a Beausoleil in compagnia dell’amico e confratello Gino Muciaccia. Recatosi a casa del Kremmerz il quale per altro mostrò di non gradire affatto l’improvvisata dei due giovani, il suddetto Verginelli raccontò di avere visto alcuni personaggi in abito scuro e dallo spiccato accento straniero che si sarebbero allontanati poco dopo il loro arrivo dall’abitazione del Formisano, portando via delle pesanti valige, contenenti verosimilmente le carte riservate del mago campano. Cfr. ASCLEPIUS, Storia documentata della Fratellanza Terapeutico-Magica di Miriam, cit.Periodo 1914-1930. Per quanto suggestiva, tale testimonianza resta priva di ulteriori riscontri oggettivi e deve essere perciò confinata nell’ambito delle tante leggende fiorite all’indomani della scomparsa del Maestro.
[6] Cfr. P. L. PIERINI R., Un carteggio inedito tra il Kremmerz e l’Editore Rocco, cit, p. 39.
[7] Cfr. RDNA, p. 183 e p. 198, doc. 4.
[10] Cfr. Il Processo del Mago, a cura di L. Crifò, Roma 1942, p. 6 [ristampato integralmente con due introduzioni inedite nel 2010 dalle Ed. Rebis].
[11] Cfr. Sentenza del Tribunale Penale di Roma, nr. 1611 dello 01/04/1941, originale conservato presso l’Archivio di Stato di Roma (Sez. di Via Galla Placidia), fol. 6. (d’ora in poi citata come TPR).
[12] Cfr. Sentenza della IV Sezione della Corte d’Appello di Roma, nr. 696 del 28/02/1942, originale conservato presso l’Archivio di Stato di Roma (Sez. di Via Galla Placidia), fol. 6 (d’ora in poi citata come CAR).
[15] A proposito del concetto della reincarnazione, interpretato in chiave critica, cfr. AMRAR, Riflessioni sulla reincarnazione, in: Elixir. Scritti della tradizione iniziatica e Arcana, 7 (2008), pp. 81-84. Per una interpretazione in chiave filosofico-scientifica della reincarnazione medesima, utilizzando quale punto di partenza il pensiero del Kremmerz, cfr. L. SQUARCIAPINUS DE M., L’Eterno Ritorno, in: Elixir, ut supra, pp. 88-90.
[16] Cfr. Il Processo del Mago, cit., p. 108 e p. 131. Il mundus immaginalis nel quale il Ricciardelli sembra si fosse rifugiato, potrebbe essere stato altresì alimentato dalla notizia della sensazionale scoperta della tomba intatta del faraone Tutankhamon realizzata nel novembre 1922 dall’archeologo Howard Carter (per altro ricordata anche dallo stesso Kremmerz) che ispirò il celebre film La Mummia. La pellicola uscì negli Stati Uniti nel 1932 per la regia di Karl Freund e fu interpretato da Boris Karloff e dall’attrice Zita Johann che a quanto sembra credeva fermamente nella reincarnazione. Nel 1921 a Tebe, tre archeologi scoprirono la mummia del sacerdote Im-Ho-Tep e uno di costoro attraverso la lettura di un incantesimo trascritto su papiro riportò in vita il millenario sacerdote. Questi fuggì ed assunse le sembianze del falso archeologo Ardath Bey, il quale tentò in tutti i modi di rapire la fidanzata di un archeologo, Helen Grosvenor, credendola perfetta per eseguire il rito di reincarnazione del suo perduto amore Ankh-es-en-amon. Ardath Bey riescì ad organizzare la cerimonia funebre, ma il rito di metempsicosi cosciente fu sventato dalla stessa Helen che implorò ed ottenne l’aiuto della dea Iside, mandando così in fumo le sinistre macchinazioni del sacerdote Im-Ho-Tep che fu ridotto in cenere. Cfr. F. Giovannini, Mostri. Protagonisti dell’immaginario del Novecento, da Frankenstein a Godzilla, da Dracula ai cyborg, Roma 1999, p. 116.
[17] Un singolare vezzo di non pochi ermetisti kremmerziani è stato quello di tentare improbabili identificazioni reincarnazionistiche con illustri personaggi del passato, ai quali è stata ascritta sovente la responsabilità delle proprie tare interiori ed esteriori. Il rifiuto della realtà e della mediocrità della vita rappresenta la negazione della banalità. Il tentativo di affermare la propria unicità, determina la perdita della propria individualità. Nei comportamenti di taluni esoteristi si avverte allora la sindrome del Puer Aeternus, causata dalla necessità di sottrarsi al dolore procurato dal vivere quotidiano e dalle sue limitazioni strutturali, rifugiandosi in un mondo dove tutto è possibile. A tal proposito rinviamo all’interessante saggio di J. HILLMAN, Puer Aeternus, Milano 1999, la cui lettura resta illuminante per la comprensione di alcune dinamiche psicologiche.
[21] Ivi, p. 162. A proposito della relazione con la giovane Lucietta, riteniamo interessante riportare uno stralcio della sentenza di Appello del processo Pugliese: Può essere ritenuto una persona normale il Ricciardelli quando, marito e padre di tre figli, ripudiava la moglie perchè, secondo i suoi calcoli astrologici, essa non era la sua compagna magica e ritiene di aver trovato la sua compagna magica, sempre in base ai segni zodiacali, in una sua contadinella quindicenne, tale Lucietta, onde non si vergognò di dichiarare in pubblico dibattimento (f. 90) di essere vero che voleva divorziare per sposare la Lucietta(?) Cfr. CAR, fol. 8.
[22] Cfr. G. F. MADDALENA CAPIFERRO, Il Ritorno di Mamo Rosar Amru, cit., pp. 50-57. Interessanti considerazioni, per quanto talora non completamente condivisibili, si ritrovano anche in E. ALBRILE, Pseudepigrapha hermetica, in: Elixir, ut supra, pp. 107-117.
[29] Da recenti ricerche è emerso che l’Avvocato Borracci fosse, a detta dello stesso Kremmerz, l’unico ad avere sviluppato capacità terapeutiche pari alle proprie. Cfr. ASCLEPIUS, Storia documentata, cit., Anni 1912-1913.
[32] Dall’esame dei documenti giudiziari emerge che il Ricciadelli soffriva di fimosi, patologia per la quale era stato sottoposto ad intervento chirurgico. Cfr. CAR, fol. 21.
[33] Giovanni Bonabitacola, figlio di Vincenzo e di Grazia Piccirilli, nacque a San Severo (in provincia di Foggia) il 29 luglio1880 ed in gioventù si arruolò volontario, nella guerra del 15-18, col grado di Tenente. Abbandonata la città natale, si trasferì a Roma, nel 1924, domiciliandosi alla via Castelfidardo 34. Medico chirurgo assai benestante, il Bonabitacola fece parte della Massoneria e fu iscritto alla loggia romana denominata Pitagora. Di tale struttura latomistica si occupò favorevolmente il giornale Roma Fascista, nel numero del 22 settembre 1923, fra le cui pagine venne pubblicato il discorso di inaugurazione della suddetta ‘officina’, pronunciato proprio dal medico pugliese, decisamente favorevole al regime mussoliniano. Il sostegno ideologico ed intellettuale della Pitagora nei confronti del Fascismo determinò le sentite rimostranze degli ambienti ‘muratori’ tanto da causare, intorno al giugno/luglio di quell’anno, le dimissioni del Bonabitacola e, al principio del 1924, lo scioglimento stesso della loggia. La passione maturata per la terapeutica ermetica e la possibilità di integrarla con la propria esperienza di medico laureato, determinò il nostro personaggio a compiere frequenti viaggi in Francia, in particolare a Parigi, dove esisteva un centro di studi metapsichici, riconosciuto dal Governo, del quale era presidente il Dr. Rocco Santoliquido, personaggio al quale abbiamo già accennato nel paragrafo 4 del presente capitolo. Il Bonabitacola avrebbe ricoperto il ruolo di preside del Circolo Vergiliano affiliato per ben 24 anni, fino al 1945, quando morì a causa si un intervento chirurgico malriuscito. Cfr. RDNA, pp. 37-41. Secondo una delle tante leggende circolanti nel milieu kremmerziano contemporaneo che riportiamo a titolo di mera curiosità folkloristica e per completezza espositiva, il Kremmerz avrebbe sconsigliato al Bonabitacola di sottoporsi ad interventi chirurgici di qualunque genere, poiché gli aveva predetto che la sua morte sarebbe avvenuta proprio a seguito di una operazione.
[38] Cfr. P. L. PIERINI R., Il caso di Pandora ovvero realtà e retroscena del Processo del Mago, in: Elixir, cit., 9 (2010), p. 116.
[40] Ivi, p. 72. Oltre ad essere affiliato alla Miriam, Alessandro Cavalli intrecciò relazioni iniziatiche con la Scuola Pitagorica di Armentano, fondò la Società Alchemica Italiana ed aderì al Rito di Mizraim e Memphis. Travolto dagli enormi debiti scaturiti del fallimento del suo Banco Romano di Commercio, si suicidò. Cfr. R. SESTITO, Il figlio del Sole. Vita e opere di Arturo Reghini Filosofo e matematico, 2003 s.l., pp. 195-196.
[44] Ivi, p. 82. Non è però escluso che il prestito delle 20.000 lire fosse stato elargito dal Formisano, per evitare che anche la sua persona fosse coinvolta nella truffa che i suoi più fidati discepoli avevano consumato ai danni del Barone. Del resto l’accordo per l’acquisto dell’Oleificio era stato siglato proprio a Beausoleil e l’iniziato campano si era fatto garante morale dello stesso, rischiando in tal modo di essere trascinato in una querelle giudiziaria che doveva in tutti i modi scongiurare, attese le pendenze che ancora doveva scontare nei confronti della giustizia italiana.
[45] Cfr. R. L. DI SANTADOMENICA (a cura di), Considerazioni biografiche su Kremmerz e la My.+,Roma 1988, p. 3.
[46] Cfr. G. M. G. (a cura di), Giuliano Kremmerz, cit., p. 83.
[47] Cfr. P. L. PIERINI R, Il caso di Pandora ovvero realtà e retroscena del Processo del Mago, in: Elixir, cit., 9 (2010), p. 116.
[48] A tal proposito citiamo un breve passo di un più corposo intervento a firma di Apleio, dedicato alla figura di Ricciardo Ricciardelli apparso originariamente in internet (Cfr. Marco Daffi - Giuliano Kremmerz e la Fr+ Tr+ di Myriam a cura di G.M.G., in: http://www.lacittadella-web.com) e recentemente pubblicato a stampa: nonostante quanto adombrato, e ritenuto assodato per alcuni, né il Manzi, né altri briganti della cricca “gallo-pugliese”, subirono mai alcun provvedimento disciplinare, né sospensione, da parte del troppo buono e indulgente Kremmerz, come invece sarebbe stato immaginabile e fors’anche auspicabile, dinnanzi a conclamati reati di tal portata. Cfr. SYRAS, K. HADER, Una interessante discussione su Marco Daffi, Kremmerz e la Fratellanza di Miriam, in: Elixir, cit., 9 (2010), pp. 125-134 e www.giulianokremmerz.com.
[50] Tale testimonianza deriva dalla penna del Barone Ricciardelli, il quale ebbe così a scrivere a proposito del Manzi: L’ingegner Manzi nel 1945 a Milano fu colpito da grave male ledente la semantica. Tornò a Napoli, nel 1947, dove morì nel 1954. Cfr. Don Ricciardo Ricciardelli, Memoria per l’Accademia kremmerziana di Bari sulle origini e i primi passi della Fratellanza T+m+di Miriam. Discorso pronunciato nella sede dell’Accademia barese nell’anno 1950, dattiloscritto attualmente in corso di stampa per le Edizioni Rebis [pubblicato nell’opera “Il Sole Arcano”, 2011]. Ringraziamo l’Editore Pierini per averci gentilmente messo a disposizione in anteprima tale scritto.
[51] Quasi certamente il Kremmerz fu colpito da ictus emorragico in un soggetto presumibilmente iperteso. La cefalea lamentata inizialmente si complicò, verosimilmente, con deficit neurologici dimostranti l’interessamento dell’emisfero sinistro, quali l’afasia prevalentemente motoria ed un progressivo venir meno dello stato di coscienza che lo portò al coma.
[52] Su tutto, cfr. P.L.Pierini R., “Il Sole Arcano – La vita, l’opera iniziatica, l’insegnamento magico di Giuliano Kremmerz”, Rebis, 2012..