Nato
a Roma nel 1945 da un'attrice e un baritono, ha trascorso la sua
infanzia alle pendici del Vesuvio e solo a 10 anni è tornato nella
capitale. Laureato in Filosofia con il massimo dei voti, è entrato in
RAI all’età di 23 anni: nella tv pubblica è stato direttore di RAI2 e
ora dirige RAI Notte. Parallelamente ha sempre insegnato Storia della
Filosofia in vari Istituti ed Università. Oggi insegna Filosofia Antica
e Filosofia dell’Interiorità all’Università di Siena e presso
l’Istituto H. Bernheim di Verona. Con Mangialibri ha chiacchierato di
anima, comunicazione, ermetismo, e naturalmente libri.
Che ruolo ha la Filosofia oggi?
La Filosofia tradizionalmente intesa, in senso lato, quella kantiana
per capirci, ha pochissime applicazioni. Altro discorso se ci riferiamo
alla Filosofia collegata a quella ermetica e junghiana. La filosofia in
questo senso dovrebbe essere un aiuto per aprire l’interiorità
individuale e collettiva, ma oggi ci sono molti ‘nemici’ che lo
impediscono, primi tra tutti il marxismo vetero-sovietico da una parte
e le religioni storiche dall’altra.
Parli spesso di anima. Si possono curare i mali dell’anima?
L’anima è un territorio molto vasto: ne esiste una parte molto
nascosta, profonda, e un’altra che è un po’ più emersa. È un arcipelago
enorme che possiamo solo in parte approcciare, con molta attenzione,
pazienza, costanza e dedizione. Per curare i mali dell’anima non
bisogna affidarsi a psicologi o psichiatri o psicoterapeuti in modo
avventato, bisogna andare cauti e scegliere bene.