da Hera, n° 107, Dicembre 2008
La rinascita della dottrina di GIULIANO KREMMERZ
L'evoluzione, la crescita interiore e la trasmutazione. Nascono nuove correnti ermetiche. Il percorso iniziatico degli insegnamenti kremmerziani
di Stefano Mayorca
Qualche tempo fa, conversando piacevolmente con l'editore di Hera, l'Ing. Franco Cappiello, ho espresso l'esigenza di rendere nota ai lettori un'iniziativa estremamente importante in ambito iniziatico, legata alla rinascita di una corrente ermetica di notevole livello. Egli mi ha accordato il suo appoggio e, ringraziandolo di cuore, espongo in questa sede, tra le pagine di Hera, quanto si sta concretando sotto il profilo iniziatico. Ringrazio anche l'amico Gianfranco Pecoraro, il direttore di Hera e l'amico Massimo Bonasorte, il Caporedattore, per la sensibilità e il supporto dimostrati in questa circostanza. Come accennato, si sta formando una importante struttura di ordine ermetico la cui costituzione si è palesata il 25-26 ottobre nella città di Padova. Ho avuto il piacere e il privilegio di partecipare ai lavori dell'assemblea costituente, a Padova, ricavando da tale esperienza un arricchimento interiore e una emozione spirituale intensa e profonda. Tra i maggiori promotori della storica impresa Fernando Hahasiah Picchi, serio e autentico ermetista, la cui preparazione e l'umanità che lo contraddistinguono sono sinonimo di trasparenza, onestà e di difesa di quell'ideale ermetico che deve guidare chi percorre il sentiero iniziatico. Assieme a lui l'amico Federico Iabamiah D'Andrea, una persona squisita e iniziaticamente elevata, il cui valore umano ed ermetico è una sicura garanzia di successo contro eventuali inquinamenti di ordine egoico. Devo segnalare l'indispensabile e importantissimo ruolo svolto dalla prestigiosa testata Elixir. Scritti della Tradizione Iniziatica e Arcana (Edizioni Rebis, Viareggio) che ha sostenuto concretamente l'evento che si è sostanziato per riunire i diversi gruppi kremmerziani operanti in Italia. Troppo spesso l'insegnamento dell'aureo maestro Giuliano Kremmerz - del quale purtroppo girano in rete e in forma cartacea inverecondi falsi dai titoli altisonanti - è stato alterato infangando la missione che lui stesso si era prefisso di svolgere, allo scopo di diffondere un ideale ermetico che fosse d'aiuto ai sofferenti e al contempo fornisse le chiavi d'accesso alla difficile operatività ermetica-terapeutica-magica. Come spiegato lo scorso mese nel mio articolo dal titolo Il Seme della Sapienza: i Raggi della Dottrina Nascosta (Hera 104), l'iniziazione non può essere mercificata o, peggio ancora, barattata in cambio di denaro da pseudo-maestri di infimo livello. Ho ribadito tale concetto anche sull'ultimo numero di Elixir da poco editato (Elixir, n° 7 - ottobre 2008) nel mio pezzo Elogio ermetico della "Eloquenza": "La ricerca delle alte verità ermetiche dovrebbe essere contraddistinta da un atteggiamento di consapevolezza interiore, improntata alla massima sobrietà e purezza. Questa condotta presuppone che l'autentico ermetista si ponga al servizio della Conoscenza, non il contrario. Tuttavia, sovente si incontrano individui persuasi del fatto che il sapere sia asservito ai loro voleri (e poteri). Un convincimento ormai diffuso nel vasto e controverso panorama esoterico, vera e propria "forma mentis" correlata alla tristemente nota sindrome d'onnipotenza. Un elemento dissonante e problematico, tipico di soggetti in preda a inquietanti frustrazioni, i quali anelano a una rivincita nella vita nascondendosi dietro non meglio identificate facoltà sovrumane...". All'interno del sito delle Rebis, nell'Appello agli Ermetisti - per una fratellanza Ermetica Kremmerziana (che rinveniamo in forma approfondita anche a pag 117 di Elixir). viene presentata ufficialmente la "nuova" corrente kremmerziana: "Un gruppo di validi studiosi di ermetismo ha voluto avviare con questo importante appello l'opera benemerita di ricostruzione e ricostruzione finalmente su premesse serie e affidabili, della Fratellanza di Myriam delle origini e del vero insegnamento di G. Kremmerz con l'obiettivo di trasmettere tutti i tesori pervenuti attraverso la generosa donazione del maestro e i rituali consacrati dalla tradizione". Scrivono su Elixir i promotori della Accademia Kremerziana Napoletana che sta dando corpo, materia e spirito allo splendido e disinteressato progetto: "L’Accademia Kremmerziana Napoletana col sostegno di tutti coloro che ne fanno parte, insieme e in accordo con altri gruppi di studiosi italiani di ermetismo, ha voluto avviare un tentativo di riunificazione e rifondazione della Fratellanza Ermetica Kremmerziana, nella quale confluiranno sia l’Accademia che i gruppi suddetti su base federativa". Un accadimento di portata storica, come già spiegato, che necessita di validi contributi vista l'elevatezza di un ideale sacro ed ermeticamente inviolabile.
La purezza dottrinale dell'ermetismo
Come afferma Fernando Hahasiah Picchi: "Lo scrivente si reputa un mero strumento che presta la sua opera per costruire e avviare questa nuova organizzazione, senza niente chiedere per sé e pronto a farsi da parte, lasciando il campo ai giovani, appena il Consiglio dei Presidi lo riterrà opportuno...". Parole degne di un autentico ermetista, di colui che ha messo da parte gli sterili personalismi a favore di una causa suprema e sacrale, un esempio da seguire. L'Accademia Kremmerziana Napoletana ci informa che: "L'ermetismo, nella sua purezza dottrinale, ha sempre racchiuso germi evolutivi...". Questa frase contiene elementi di rilievo che pongono in luce la fecondità del seme occulto che deve germinare e dare vita alla realizzazione. In questi tempi in cui le Religioni che - anticamente possedevano l'Arcano - sono solo meri e vuoti contenitori di un sapere profano e hanno perduto le basi operative che menavano alle alte Verità ermetiche, il ricordo del Kremmerz riaffiora con rinnovato vigore. Il maestro di Portici, infatti, nel secolo scorso tentò di dare vita a una Schola volta a introdurre le persone di buona volontà nel tempio sapienziale, consentendo loro di accedere alle Conoscenze della Tradizione. Mediante questo processo si operava l'ascenso evolutivo di ciascun individuo e si determinava inoltre l'aiuto ai sofferenti per mezzo della Terapeutica magica. Come sottolinea il Kremmerz, la luce dell'Ermete (il Genius interno) si sarebbe manifestata nell'interiorità dell'ermetista conducendolo verso l'integrazione e la visione diversificata del mondo esteriore e interiore, che si sarebbe palesato nella sua totalità diversamente rispetto alla visione profana precedente all'iniziazione. L'evoluzione ermetica delle dottrine secrete (da secernere) non è stagnazione ma progresso interiore e realizzazione di uno stato trasmutativo profondo.
Il Mondo Secreto
Nel secondo volume del Mondo Secreto. Avviamento alla Scienza dei Magi di Giuliano Kremmerz (Edizioni Rebis, Viareggio 1982) è riportato quanto segue: "Leggendo e meditando gli scritti di Giuliano Kremmerz è possibile percepire l'atmosfera di una diversa dimensione al di fuori della bassa materia, in cui si intuisce la parola o il saluto di Elia, quell'Elia che i Rosa+Croce salutavano come Nunzio della Sapienza e Spirito di Luce, una Luce ideale nella quale il Kremmerz sperava di vedere riuniti tutti gli spiritualisti italiani. Il Maestro ha tracciato il solco e gettato i semi per coloro che aspirano con ferma volontà a una realizzazione interiore, a raccogliere il frutto di un lavoro profondo di effettivo rinnovamento spirituale, individuale e collettivo, quale concreto contributo al Bene e alla Verità. A questa alto ideale si è ispirata magistralmente l'opera di Giuliano Kremmerz, un vero Adepto il cui Sole iniziatico diffonde ancora i suoi raggi nelle tenebre materialiste della nostra epoca, quale unico faro nel sacro porto sapienziale che attende i vascelli vittoriosi dei ricercatori della Grande Opera". Concetti elevati che ci dicono di operare senza divisioni, ma uniti. Senza separazione di sorta, ma fusi in un unico ideale che deve trasmutare la materia pesante a favore di uno stato superiore che consenta di realizzare l'Arcano attraverso un ascenso di Luce fecondante, capace di rinnovare e trasmutare la natura profana a favore di una personalità di ordine trascendente. Le parole di Fernando Hahasiah Picchi, in uno scritto che presenta le motivazioni di questa nuova corrente ermetica, nel rispetto della tradizione kremmerziana, sono significative e si ricollegano a quanto da poco esposto. Leggiamole insieme: " Carissimi, in questi ultimi tempi ho sentito, proveniente da più parti, sempre più viva l’esigenza di ricostituire un’associazione kremmerziana a livello nazionale e mi sono assunto il gravoso compito di tentare di operare la riunificazione dei molti gruppi kremmerziani oggi operanti nel nostro Paese. Scopo principale di questa riunificazione vuole essere quello di tramandare l’insegnamento a noi amorevolmente trasmesso da Kremmerz a coloro che verranno dopo di noi, perché noi che abbiamo avuto la fortuna di ricevere dobbiamo anche sentire il dovere di dare. Scopo secondario, ma non meno importante, è quello di offrire una casa sicura alle anime che cercano una via per la propria evoluzione. [...]". Appare evidente la nobiltà di intenti che anima la concretizzazione di tale obiettivo e il traguardo che si vuole raggiungere nel pieno rispetto degli ideali myriamici. Nell'editoriale del settimo Elixir, tra l'altro, vengono esternate alcune considerazioni legate alla iniziazione e alle sue vere finalità. Ritengo in merito interessante esporre alcune parti salienti: "Nei numeri precedenti di Elixir, come in alcuni scritti del presente, crediamo di aver esposto il più chiaramente possibile il nostro concetto e la nostra posizione a proposito dell'iniziazione. Ritorniamo in breve sull'argomento (che riprenderemo più ampiamente in futuro) per tentare di rendere ulteriormente comprensibili alcuni punti che consideriamo essenziali e soprattutto per proporre una risposta alle numerose lettere e e-mail pervenuteci su questo tema delicato e importante. "Iniziare vuol dire Cominciare. Initium, principio. Nessuno dà la fine", scrive il Kremmerz nella bellissima quanto malinconica introduzione del 1917 alla ristampa del suo "avviamento alla scienza dei Magi". Potremmo aggiungere che aldilà di quanto ordinariamente si scrive e si è portati a pensare, ovvero che "l'iniziazione è di tutti" e che, bene o male, una "via" è a disposizione di ogni interessato dotato di un minimo di motivazione, in realtà dovrebbe risultare ben chiaro che "non è per tutti" per il semplice motivo che, come già efficacemente osservato e ribadito, se è vero che a chiunque è teoricamente consentito imparare e utilizzare matite e pennelli o strumenti musicali per diletto, è altrettanto innegabile che se non si è dotati di talento e vocazione innati - nonché tanta applicazione e disciplina - non si diverrà mai autentici pittori o musicisti e tantomeno "artisti", anche se si disponesse dei colori di Leonardo o di uno Stradivari". Si comprende, da quanto citato, che pur se in una prima fase verrà facilitato l'accesso alla realtà kremmerziana, in seguito si opererà una selezione naturale la quale, in maniera quasi spontanea, aprirà il passo ai maggiormente predisposti. E ancora: "È del tutto inutile in magia o alchimia possedere documenti originali o fotocopie di mirabolanti manoscritti supersegreti di ipermaestri da 8° dan se "la materia non si anima". Da non dimenticare che il percorso iniziatico corrisponde, se svolto seriamente, a un impegno di vita che non può essere disgiunto o distinto dalla realtà umana, come alcuni credono e sperano, se non a costo di rocamboleschi compromessi o di un ragguardevole livello di consapevolezza. Nel senso che quella dell'iniziato non può essere considerata una maschera o una divisa da adattare alle circostanze o da indossare quando utile e/o necessario a seconda delle contingenze. Iniziati si nasce...". Ogni commento a quanto esposto è ovviamente superfluo, vista l'estrema chiarezza e fondatezza dei concetti esternati.
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