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Ereticamente intervista Stefano Mayorca - a cura di Luca Valentini

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- Lei è conosciuto in vari ambiti della cultura esoterica, ma anche della produzione artistica: che legame crede ci sia tra Ermetismo ed Arte?

L’arte ha rappresentato e rappresenta tuttora uno strumento in grado di penetrare nelle profondità della psiche, nell’intimo del nostro “essere” nascosto. Dipingere significa scavare nei recessi dell’anima, vuol dire ricercare l’intima identità che ci può aiutare a scandagliare la nostra vera natura. L’arte pittorica è un catalizzatore che richiama le “forze” dormienti in noi consentendo il risveglio del “Genius”, il Dio interiore o Maestro occultato. In questo senso è parte integrante della magia operativa e dell’alchimia, basti pensare ai numerosi simboli dipinti in cui sono sigillati fasi e processi operativi. Nell’incisione del grande artista Albrecht Dürer, Melancolia (o Melencolia= malinconia) è rappresentata una delle fasi più importanti dell’alchimia, la temibile Nigredo, che in termini iniziatici configura la morte della materia vile. 

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Una Parabola del maestro Kremmerz

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"Un giorno, quand'ero ancora NOVIZIO, chiesi a! MAESTRO un TALISMANO che mi liberasse da la PAURA della NOTTE, che coglie, nelle TENEBRE dell'IGNORANZA, i MISTI maldestri.

Egli, allora, preso, fra i ciottoli variopinti della riva marina, un sasso triangolare, mi disse: questo ti libererà da ogni angoscia.

Domandai: non è forse la mia fede a operare il miracolo? No, rispose, non la tua fede, poiché tu puoi anche non credere, al sasso, e pure, avendolo teco, non sarai preso da timore, giacché in esso è impressa la mia VOLONTÀ che ti fa libero".

(Dal "Corpus Philosophicum Totius magiae restitutum") 

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Riflessioni sul Nero Alchimico - R. Ricciardelli

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Fra i diversi punti di vista sotto cui si può considerare l'Iniziazione, è quello della revulsione interiore che, oggi, si vede in termini di Psicologia del Profondo (la quale in effetti è afferente a uno stato mediano dell'essere notomizzato).

Avvi una certa corrispondenza fra ciò che dagli Alchimisti è detto NERO ALCHIMICO, e quelle reazioni psicologiche - cui fan riscontro quelle del mondo esterno di relazione - che terrorizzano e talvolta portano al suicidio l'incauto e/o sprovveduto mista. 

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L'Alchimia e l'Arte Regale - Caliel

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Alchimia e Arte regia

Il profano che getti un’occhiata in un qualsiasi libro di alchimia, nel tentativo di tentarne la decifrazione, finisce sempre col ritrarsi rassegnato e deluso dinanzi al gergo misterioso, irto di termini incomprensibili e infiorato di simboli oscuri che pure presentano un fascino arcano.

Questi libri insegnano realmente la fabbricazione dell’oro? Ed è proprio il miraggio della ricchezza che induce certi studiosi a trascorrere la vita su quei libri?

L’uomo moderno, scanzonato e disincantato, comprende bene che l’oro si può guadagnare assai meglio di quanto non lo si possa fabbricare; la fabbricazione dell’oro alchimico simboleggia la conquista della Regalità Divina e cioè di una condizione dell’essere assolutamente impersonale, in quanto divina e regale.

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