LA TRADIZIONE HERMETICA

Giuliano Kremmerz e la Schola Italica

SITO INDIPENDENTE DEDICATO ALLA RICERCA E ALLA CONOSCENZA DISINTERESSATE DELLA VERITA' INIZIATICA

LA TRADIZIONE HERMETICA

Cantiche alla Musa, di L. Valentini - Recensione di Stefano Mayorca

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La Déa, il contatto con l’isiaca matrice femminea, frutto di ancestrali memorie, sopita nelle profondità dell’Essere, mai estinta  ma viva nell’essere umano evoluto, riemerge in tutto il suo splendore e la sua sensuale voluttà si palesa carnea e al contempo impalpabile,  nella prosa ermeticamente ispirata dell’amico Luca Valentini. Un viaggio archetipale nella mente risvegliata nel “Sacro”, ode d’incantamento che si colora d’ermetica ragione, dove l’animo esaltato nel magico furore, portato dal vento dionisiaco, schiude i “sensi” al contatto con il Femminino; ardore creativo, sorgente dell’Immaginazione che concreta l’effigie della deità femminile.

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Kremmerz - Conversazioni al Circolo Virgiliano 1

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Esiste nell'uomo una forza che può fare miracoli, che è stata variamente denominata. — Ha 5 o 6 nomi: forza psichica, forza nervea, forza elettro-biologica, iper-magnetismo ecc. — Essa si manifesta in vari modi, cioè produce fenomeni variati. La possiedono anche gli animali e le piante. Non è dono di alcuni individui, ma retaggio di tutti. Chi l'ha più, chi meno sviluppata. Si compone di diversi strati. Con l'allenamento può aumentare, a somiglianza di quanto avviene agli atleti che, dal sollevamento del peso di un chilogrammo, arrivano a sollevare uno di dieci, poi uno di 50, uno di 100 e così via. Il ginnasta può sollevare tanto un sacco di carbone di 10 chili quanto una balla di zucchero dello stesso peso. — Questo significa che l'uomo si può allenare a sollevare o ciò che è sudicio o ciò che è puro. È meglio sollevare lo zucchero. La forza psichica può essere adoperata indifferentemente per il BENE oppure per il MALE. Io credo che nelle infinite sue utilizzazioni, sia preferibile applicarla a sollievo dell'umanità sofferente. Ognuno di noi ha facoltà diverse: chi può esteriorizzare la sua forza in un modo e chi in un altro. 

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Lo Speculum Alchimiae di Frate Elia – Paolo Galiano

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Autore: Galiano Paolo
Editore: Simmetria, 2016
pp. 96, ill. b/n, € 18,00

Tra gli autori che hanno scritto di Alchimia uno dei meno conosciuti è Frate Elia, compagno di San Francesco e secondo Generale dell’Ordine Francescano: vissuto in pieno XIII secolo, a lui sono attribuiti almeno sette trattati ed alcune composizioni poetiche che racchiudono in poche righe una vera summa dell’Arte. Lo Speculum alchimiae, qui trascritto e tradotto da un manoscritto della fine del XV secolo, costituisce una sintetica esposizione delle operazioni alchimiche e dei tempi del loro svolgimento: 

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Inno a Dioniso: Ode dell’Incantamento – Stefano Mayorca

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Nell’ora silente che mena oltre i confini della trascendenza, oltre le regioni dell’infinito mai finito, accogli la mia eterna ragione ed ermetica sensuale natura che anela verso la Via dell’Eros iniziatico. Risveglia le correnti del genio e trafiggi il mio essere con il dardo infuocato della passione primigenia, affinché il vento divino di cui sei apportatore mi travolga e rapisca i miei sensi nell’amplesso cosmico che unisce alla Dea. Luci e bagliori delle corti d’amore in cui le forme velate e mai disvelate mostrano femminee fattezze dell’Archetipo incantatore che sinuosamente accoglie nell’estasi mai violata e solo sfiorata l’ardente fiamma che avvolge lo spirito. 

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Anime, spettri e spiriti tutelari - Simöne Gall

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Anime, spettri e spiriti tutelari.

Uno sguardo sull’interiorità presso i Nativi del Nord America – Simöne Gall

Fantasma (dal greco antico phàntasma, “mostrare”), spettro, corpo animico di sostanza rarefatta, quello stesso che appare in veste di protagonista nelle storie di folklore. Inalveatasi nell’immaginario collettivo è anche l’idea che questa presenza incorporea potesse penetrare le mura domestiche, da quelle di antichi castelli e prestigiose magioni a quelle di edifici non propriamente aristocratici. Il fantasma, in ogni caso, resta il latore per antonomasia dello spavento, nei racconti della grande letteratura (Henry James, H. P. Lovecraft, pescando due nomi a caso) così come nel Cinema orrorifico e del fantastico. 

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