D&G 10/4/2013: Fest., chi si ripete come un disco rotto, in luogo di proporre contenuti, non è che poi agli occhi del forum diventi più interessante. Anzi....... Evidentemente sei ossessionato da me in modo irrefrenabile, e non riesci a pensare ad altro, ma se provassi ad andare a troje invece di pensare sempre a me???? Così ti rilassi un pochino e magari ti rendi conto che, visto che non vuoi proporre alcun contenuto sul forum, non esisto solo IO nel tuo universo.
“Il Solstizio [d’Estate] cade al ventiquattro di giugno. Questo è il grande cardine dell’anno e grande evento nel mondo”. (PLINIO Nat Hist XVIII, 68, 264)
LE DIVINITÀ NEL SOLSTIZIO D’ESTATE
La concezione dei Romani circa il fluire del tempo si basava sulla certezza che nel ritmo calendariale si manifestassero divinità le cui molteplici funzioni si armonizzavano in un complesso insieme di significati (1), che si intersecavano formando un unicum che sfugge alla mentalità razionale e “scientifica” dell’età moderna.
Il particolare significato del Solstizio d’Estate per i Romani era legato al fondamento su cui si basava il loro calendario, un calendario lunisolare basato sui movimenti sia della Luna che del Sole, movimenti inconciliabili data la differenza in giorni tra i due fenomeni celesti: il Sole compie il suo movimento in poco più di 365 giorni, mentre la Luna completa il suo giro intorno alla terra in media in 27 giorni, per cui un anno lunare di 13 lunazioni è il più prossimo ad un anno solare. Per questo motivo Giugno era considerato il centro dell’anno, la settima lunazione su tredici totali, e questo dava al mese il particolare significato di fine di un ciclo, conclusione di un primo semestre e cardine intorno al quale “gira” l’intero anno, ed infatti la prima divinità celebrata nel mese è Carna, la divinificazione del cardine.
1) Dalla grande conferenza del 2013 sulla Tradizione Perenne al Maschio Angioino a Napoli l’Ass. Il Cervo Bianco ha lanciato una sfida di rinnovamento al mondo tradizionalista: dopo altre e riuscite iniziative, potete presentarci un vostro primo bilancio?
- Il nostro bilancio è più che positivo: riscontriamo un interesse importante e delle partecipazioni attive e sentite agli incontri pubblici, inoltre si è dato vita ad una collaborazione tra studiosi di Ermetismo di là dalle naturali differenze di pensiero. Oggi vi è una grande richiesta di spiritualità, ma occorre fare bene attenzione a distinguere l’interesse reale dalla mera curiosità. Molto spesso, infatti, dietro l’interesse per le discipline esoteriche si nasconde solo il desiderio di sfuggire alla noia ed alle preoccupazioni del vivere quotidiano; ciò che si cerca è un supporto esistenziale e non un reale trascendimento della condizione umana.
1 - Lei è conosciuto ed apprezzato dal grande pubblico e dagli specialisti come un esperto filologo grecista e come valente interprete del teatro iniziatico. Nelle sue opere sulla Sapienza antica è, però, sempre presente un continuo riferimento a Giorgio Colli: quanto la sua personalità ed i suoi insegnamenti hanno influenzato la sua formazione interiore e filosofica?
Giorgio Colli è stato uno degli incontri fondamentali della mia vita, e mi ha iniziato alla consapevolezza che il mondo è espressione di qualcosa di nascosto. Inoltre mi ha introdotto a una lettura in chiave mistica dei Sapienti greci, ben diversa da quella intellettualistica e riduttiva propria delle varie vulgate accademiche in voga negli anni Settanta (marxismo, strutturalismo eccetera); a partire da questa visione ho sviluppato le mie ricerche approfondendo in particolare il rapporto tra Sapienza greca, sciamanesimo eurasiatico e sapienza orientale. Colli era inoltre un esempio di assoluta noncuranza nei confronti dei cerimoniali conformistici del mondo culturale: io mi sono mosso in maniera ancora più radicale.
Si apre il mese di IVNIVS sotto la tutela della Sposa Celeste, del Femminile che celebra e si completa con Jupiter quale Padre degli Dei. Alchimicamente è l'Anima che si volge verso lo Spirito, l'aura sottile che copula androginicamente col Genius solare. Nelle Idi che si dedicano ad Apollo, Minerva ed alle Muse, si riconosce la Verità, Aletheia, quale realizzazione solstiziale del manifesto, della Luce Uranica che trionfa ... raccogli l'artemisia, bagnala con la rugiada ...