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Sulle orme del Genius - Stefano Mayorca

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il Mistero della Fondazione e della Roma Arcana 

Nell’antica religione dell’Urbe, la figura del Genio deteneva un posto di rilievo e sottendeva a processi creativi di ordine occulto estremamente complessi e secretati. IlGenio era l’espressione più pura della tradizione romana non derivata dall’ambiente greco. Questa entità, presente a livello sottile nella struttura occulta dell’essere umano, presiede alla divinizzazione dell’individuo, ne decreta le qualità innate e la personalità trascendente. La sua duplice valenza attiva e passivapermea l’essere e il supporto invisibile si manifesta contemporaneamente alla nascita dell’essere umano. Il Genius, dunque, ci accoglie, ci assiste e ci protegge dopo la nostra nascita. La controparte femminea del Genius era denominata Iuno. In Politica Romana (N. 3, 1996), diretta dal carissimo amico e noto ermetista Piero Fenili, è riportato a riguardo uno scritto di Servio il quale ci informa che nel giorno della cerimonia arcana dedicata all’adorazione del Genius – corrispondente al compleanno – l’orante si toccava la fronte, punto nevralgico che per i Romani era la sede della creazione dei pensieri: “Frontem Genio (esse consecratam) unde venerantes deus tangimus frontem”. 

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La Via del Guerriero – Nicodemus

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Gli antichi popoli dell’Occidente precristiano si organizzarono in aggregati umani all’interno dei quali la guerra rivestì un significato sociale-sacrale, così come la pratica dell’agricoltura e l’esercizio delle funzioni sacerdotali propriamente dette. Ogni attività dell’uomo arcaico venne sottoposta alla tutela dei Numi, senza la cui “supervisione”, nulla, neanche la creazione di imperi e dinastie, sarebbe stata realizzabile. Sulla base di tali presupposti culturali, la guerra non rappresentò soltanto lo strumento attraverso il quale, i popoli più forti e dotati si appropriarono delle risorse necessarie alla sopravvivenza a danno delle comunità più deboli ma, divenne progressivamente una sorta di “acqua corrosiva” in grado di trasfigurare l’uomo d’armi e di guidarlo verso la trascendenza. 

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Appunti per un Apprendista dell’Arte d’Armi - Confraternita del V Vangelo

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Nel «Commento del Farmaco Cattolico», al capitolo undecimo, Della natura e proprietà di Marte, il Ferro, leggiamo: "Chi ignora Marte non ha conosciuto l’Arte". Tale sentenza di certo non consente equivoci sulla importanza e sulla necessità di acquisire una consapevolezza ed una conoscenza di questo metallo, cioè di questa forza, al fine di potere realmente progredire nella via dell’ascesi, o meglio ancora della palingenesi, della rigenerazione di sé stessi. Di certo un suo primo quanto immediato ed evidente significato è quello della indomita e pugnace forza di volontà che realmente distingue l’iniziato, che affronta le contingenze della vita senza deviare dai suoi ideali, sempre coerente con questi anche durante le più dolorose tribolazioni, e l’uomo profano, che trova nel compromesso il normale stato d’essere, la norma e l’abdicazione alla propria virilità spirituale. 

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L’esoterismo templare – di G.F.M. di Castel Campanile

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Sono trascorsi quasi 50 anni dalla prima edizione ( 1967) de I Misteri dei Templari di Louis Charpentier per l’editrice Laffont di Parigi1. Il testo da cui molti sono partiti per le proprie ricerche sull’Ordine del Tempio evidenziava con il capitolo XX una storia segreta dei monaci-cavalieri per altro già sottintesa, senza reticenze, nel titolo. Venne così, un po’ per” fede “e un po’” per fascino” a crearsi un mito che ancor oggi chi non ha occhi per vedere ed orecchie per sentire , continua a nutrire, spesso sostenendolo con pubblicazioni di nessun spessore scientifico, ma rispondenti solo a logiche di mercato. Di volumi simili se ne potrebbero citare molti e per la verità già nel XVIII e XIX secolo l’argomento templare artatamente deformato, fu falsato e asservito a fantomatici scenari apologetici circa le origini e “ mandati” di logge massoniche ed organizzazioni pseudo occultistiche. Allargando il concetto, possiamo affermare, senza tema di smentita, che ogni storia, romanzo, servizio giornalistico, monografia, pamphlet etc. incentrato sul medioevo (e non solo) è stato reso più appetitoso per il palato di bocca buona dei misteriofagi, mistificando la verità storica del Tempio, usandolo e…consumandolo. 

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Successo del II Simposio Internazionale di Studi Ermetici a Napoli

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Il 25 giugno scorso si è svolto a Napoli l’annunciato II Simposio Internazionale di Studi Ermetici sul tema de “Le Molteplici Contrade di Ermete”. L'importante manifestazione ha riscosso i più lusinghieri apprezzamenti da parte del folto e interessato pubblico presente nella sala del Napolit’amo Hotel Principe. Pubblichiamo di seguito alcune foto dell’intensa giornata che ha visto confermato il successo dei precedenti eventi organizzati da IlCervoBianco-Rivista ed EreticaMente.

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