A cura di OR
1) L’esposizione dei peccati.
2) Il supremo egoista accusatore.
3) La Pena.
Ho vegliato tutta la notte dopo aver scritto il Praeludium, e mi son levato di umore nero come l’inchiostro. Ho pensato alla possibilità della morte che potrebbe colpirmi da un momento all’altro e chiamarmi innanzi al tribunale degli Dei per dar conto dei miei cinquant’anni di vita nell’inferno umano. Mi è apparsa innanzi agli occhi la bilancia che i cattolici mettono in mano all’Arcangelo, e mi son detto che gli errori commessi devono raggiungere tale un peso enorme che, se anche mettessi nell’altra coppa il campanile di Pisa e il Duomo di S. Ambrogio, non potrei ottenere l’equilibrio voluto per tornar negli Elisi.