LA TRADIZIONE HERMETICA

Giuliano Kremmerz e la Schola Italica

SITO INDIPENDENTE DEDICATO ALLA RICERCA E ALLA CONOSCENZA DISINTERESSATE DELLA VERITA' INIZIATICA

LA TRADIZIONE HERMETICA

Il respiro del Nume, di Julianus

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Quando ero un giovane e gagliardo centurione, rubavo la vita ai miei nemici in battaglia senza riflettere… Il mio braccio doveva solo percuotere, infrangere corpi, divorare il respiro agli uomini che, a loro volta, desideravano divorare il mio. Un giorno, dopo arduo cimento, mi accostai spossato alle rive di un breve ruscello che carezzava con le sue onde sinuose e placide i tronchi di un boschetto di larici e di querce secolari. La fronte mia grondava di fatica e le tempie pulsavano, come se il cranio fosse stato usurpato da un esercito di cavalieri al galoppo sfrenato. Dopo essermi dissetato, immersi le mani nelle dolci acque che mutarono repentinamente il loro colore da verde smeraldo in cremisi. Chiusi gli occhi e lasciai che le esistenze di coloro che avevo ucciso fluissero a valle, trasportate dalla corrente verso il regno delle ombre.

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LA FENICE – Rivista di studi e ricerche spirituali, a cura di Orpheus

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Napoli, Ed. Ardenza, 1949 -1953

Un’altra storica rivista uscita nel primo dopoguerra fu “La Fenice – Rivista di studi spirituali”, da non confondere con l’omonimo e contemporaneo periodico kremmerziano “La Fenice – Rivista mensile di studi esoterici” (Bari, 1949), che proprio per evitare sovrapposizioni di titoli si trasformerà dal gennaio 1950 in “Ibis”.

Al di là dell’indicazione alquanto generica che ne delineava l’orientamento e il piano di studi, “La Fenice” di Napoli costituì un fulcro di notevole spessore esoterico, attorno al quale gravitarono alcuni nomi tra i più interessanti e promettenti dell’epoca.

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Sulle tracce della Sapienza - Decima parte: Eraclito e la metafisica del Fuoco

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A lezione da Angelo Tonelli

a cura di Luca Valentini

Venerdì 11 Settembre 2015 alle ore 18.30 presso l’Atelier Nuova Eleusis, in via dei Giardini 14 a Sarzana (SP), si è svolto il nono degli incontri settimanali denominati “I venerdì di Eleusis: sulle tracce della sapienza greca”, seminari di Angelo Tonelli dedicati alla Sapienza Greca, che in questa occasione ha iniziato la disamina del pensiero di Eraclito. Eraclito, secondo l’analisi del filologo ligure, può essere considerato il Sophòs più antico e più estraneo alle procedure mentali di natura filosofica.

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La Sapienza Ermetica, di Piero Fenili

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Introduzione all’opera

“La Chiave della Sapienza Ermetica”

di R. Donato

Questo libro nasce come una testimonianza di amore per la Sapienza degli Antichi, un amore che ha condotto Riccardo Donato, nell’arco di molti anni ed a prezzo di molte fatiche e di pesanti sacrifici, a “rincappiare” (l’espressione è di Giustiniano Lebano) il filo che conduce fino a noi questo deposito sapienziale che rischiava di andare interamente perduto.

Se cerco un altro esempio di tal genere di amore, la mente mi corre a Vincenzo Capparelli, il quale era solito alzarsi dal letto in ore antelucane, prima di aprire il suo studio di odontoiatria, utilizzando le ore rubate al sonno per restituire ai contemporanei, ravvivato dall’afflato della sua intima partecipazione, il tesoro della antica sapienza pitagorica. 

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Il magico culto delle Vestali, di Stefano Mayorca

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Tra i riti che si svolgevano nella Roma pagana, ritroviamo quelli dedicati a Vesta. E’ interessante notare a riguardo che il ruolo della sposa, quale custode del fuoco sacro, venne istituzionalizzato creando le Vestali, le sacre sacerdotesse votate al culto della dea. Si trattava di giovani fanciulle di rango patrizio, scelte nell’età tra i sei e i dieci anni, che venivano consacrate dal Pontefice massimo e che dovevano fare voto di castità. Il loro servizio durava trent’anni: dieci impiegati nell’apprendistato, dieci nell’esercizio delle funzioni sacerdotali e, infine, dieci nell’istruzione delle nuove Vestali. 

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