Non si può pensare di comprendere quella che fu la ragion d’essere del Gruppo dei Dioscuri se non si conoscono a sufficienza quali furono l’origine e le finalità del Gruppo di Ur, che fu assunto dai ”Dioscuri” quale principale ed indiscusso referente. Forse l’inatteso risveglio di interesse per il Gruppo di Ur sorprese perfino Evola, che pur ne aveva fornito l’occasione con la decisione di fare rieditare in tre volumi (Bocca, 1955-1956) gli scritti ad esso riferibili, sotto il titolo di Introduzione alla magia quale scienza dell’Io. Il titolo molto appropriato, scelto da Evola, mostra come il Gruppo di Ur si caratterizzasse per una forte vocazione alla”magia” che, nel linguaggio di Evola, ma non in quello, ad esempio, di Guénon, veniva a coincidere con la realtà stessa dell’iniziazione. Per questo sembrerebbe più corretto parlare di catena di Ur, perché il binomio magia-iniziazione sembra essere stato il principale se non l’unico collante che tenne insieme i sodali di quella “catena” magica.