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Lettera aperta sulla Gnosi – Luigi Petriccione

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Lettera aperta ad un lettore:

G. R. (Varese) - Ho seguito con molto interesse quanto da voi pubblicato sulla Chiesa Gnostica e ho cercato di documentarmi attraverso la lettura di vari testi sull'argomento. Risultato: ha creato confusione anziché chiarezza. Vorrei pertanto che mi forniste alcune indicazioni sull'origine e sul contenuto originario della Gnosi, della quale ho trovato elementi contraddittori sui fondatori delle varie scuole e movimenti, ma nessun capostipite a cui farla risalire, come ad esempio per la religione Cristiana od altre. Inoltre gradirei mi fossero chiariti i fini che vi proponete nel far riemergere dall'ombra una Chiesa, anche se Gnostica, in un tempo in cui tutte le Chiese sembrano aver fallito il loro compito e gli uomini sono, arrivati all'età della maturità e della ragione per cui non hanno più bisogno di mediatori nel rapporto con la divinità.

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Percorsi Psichedelici – Convegno annuale del SISSC

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Società Italiana per lo Studio degli Stati di Coscienza

& il Centro di Cultura Contemporanea, presentano:

PERCORSI PSICHEDELICI - Allucinogeni, culture e società

24 - 26 AGOSTO 2017

c/o Centro di Cultura Contemporanea (ex Birrificio Metzger)

Via Bogetto 4g TORINO (zona Piazza Statuto)

Scopo del tradizionale convegno annuale SISSC è quello di offrire spunti di riflessione sul rapporto tra le “droghe sacre” e l’uomo nella loro reciproca influenza, partendo da vari contesti ed esperienze, sia antiche che contemporanee. Diventa anche un’occasione, a quasi trent’anni dalla nascita della SISSC, di ripercorrere le acquisizioni della Ricerca negli ultimi decenni.  

PROGRAMMA:

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La Divinazione Pantea – N.R. Ottaviano

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Diverse forme divinatorie — Superstizioni da Folk-lore — Percezioni della Natura e dell'ambito — I solitarii o monaci — L'interpretazione — La lubricità di Pane e il suo simbolismo — Necessità di studiare le mitologie — Costumi divinatorii volgari — Tutte le anime hanno fenomeni premonitorii – Il linguaggio sibillino —Un esempio di talismano per l'intelligenza dei simboli.

I.

Non si è potuto storicamente accertare la dicerìa della famosa voce della morte del Gran Pane innanzi alla invadenza cristiana(1). Non è probabile se il Pane volle nella intenzione del mitologo personificare l'anima della natura viva e pensante; e potrebbe essere una chiacchierata sognata da qualcuno dei tanti maniaci religiosi, manìa ragionante o che dà l'illusione del ragionamento, e che accompagna tutti i periodi di conflitto sociale e psicologico tra i fautori della novità e i conservatori del vecchio. Lascio ad altri vogliosi l'esercizio della discussione sull'argomento, per dire poche cose della natura pantèa.

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Il Segreto degli Iniziati - H. Sabetay

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La parola « segreto » viene direttamente dal latino e designa qualcosa che viene tenuto separato o nascosto alla vista o conoscenza di coloro che non sono ammessi a parteciparne. Ci sono dei segreti convenzionali o arbitrari che possono aver effetto sui più vari argomenti, secondo gli scopi della comunità il cui interesse sembra essere di celare certi fatti od informazioni. Ci sono state in tutte le epoche delle società appartate i cui membri sono legati da un giuramento che li impegna a non rivelare le operazioni interne del gruppo. Associazioni con mire politiche hanno spesso rappresentato una parte decisiva nei destini delle nazioni. Del tutto differenti sono quelle organizzazioni che sono in possesso dei veri segreti dell'Iniziazione, ed in cui una tradizione spirituale viene trasmessa ai seguaci. 

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Oltre le soglie del tempo: l’ermetica visione dell’Arcana Urbe – Stefano Mayorca

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Nel lungo ciclo temporale, ciclico divenire, che mena verso le regioni impenetrabili del mito e delle sue misteriose e arcaiche dimensioni, si cela il magico cammino dell’Urbe, magica testimonianza di antichi splendori e di ermetiche assonanze. Luogo carico di ancestrali richiami e di ctonie vibrazioni,  che nelle pieghe del tempo, hanno visto nascere l’eterna impronta dell’immortale Roma e dei suo Déi e Dee dalle multiformi effigi. Scriveva Empedocle, il filosofo greco: “La divinità non porta testa umana, né dalle sue spalle scendono due rami, non ha né piedi né ginocchia veloci né il sesso peloso, ma solo uno spirito, sacro ed ineffabile, governa e percorre tutto l’universo con la velocità del pensiero”. Questa è l’Urbe, intrisa di magia, ricoperta di mistero. E nel nome degli Dèi si cela l’incantamento. Il coro dell’Antigone di Sofocle, invocando Dioniso, lo chiama: “Dio che di nomi abbondi”. 

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