Nel buio oscuro del caos primigenio, forme indistinte, materia in fermento, elementi vitali, magma organico e atomi in perenne oscillazione si sono uniti per creare la Forma, in una ridda di colori e di combinazioni presiedute dal numero, la legge suprema, il Dio occulto, il Grande Architetto dell’Universo Visibile, Invisibile e indivisibile. Luce e Ombra si sono sfidate e rincorrendosi hanno cercato di prevalere affermando ciascuna il diritto alla supremazia. E proprio nel buio, forme corrotte, orripilanti similinature, larve ghignanti, aborti dell’astrale inferiore hanno generato creature mostruose e arcontiche presenze. Nel sogno mai estinto di un eterno dualismo la notte dell’anima, la tenebra primordiale e gli istinti ottenebranti riportano alla genesi remota del Bene e del Male, del Verbo Sacro e di quello privo di luce che annienta lo spirito, incatenando l’anima e la mente al giogo di una lenta agonia interiore. L’iniziato, Guerriero di Luce, deve vincere le forze contrarie e riaffermare il suo diritto alla Vita e alla trasmutazione, come accadeva in tempi remoti quando magia e incantesimi erano le armi elettive volte a sconfiggere il male. Una lotta impari, come sta scritto in una pagina del Secondo Libro di Jeu, testo gnostico costellato di incantesimi e cifre magiche: “Ascoltami Padre mio, Padre di ogni paternità, luce infinita. Ascoltami e fa venire Sabaoth Adamas con tutti i suoi capi per togliere la loro cattiveria nei miei discepoli”.