Frida Kahlo, Abrazo Amoroso, 1949
L’interpretazione della stregoneria, indissolubilmente legata a quella dell’inquisizione, ha spesso trovato un limite nella parentesi temporale all’interno della quale la si è voluta iscrivere. Dal Canon Episcopi composto intorno al IX secolo alle teorie confutatorie del XVIII, si è cercato sempre di descrivere una parabola ascendente e discendente di un fenomeno sociale e antropologico che ha portato all’adozione di un paradigma, quello di Mircea Eliade, divenuto forse troppo autorevole per suggerire ipotesi più coraggiose. La tesi di Eliade1, essenzialmente, propone un’interpretazione squisitamente antropologica della stregoneria, suggerendo l’esistenza di un’inclinazione, soprattutto nella popolazione meno colta e per nulla imbevuta della teologia cristiana, di una forma di sacerdozio naturalistico, a tratti animista e certamente immanentista, più immediato e strettamente connesso a forme di medicina e farmacopea certamente più accessibili di quelle “accademiche”. In altri termini, la stregoneria sarebbe stata un’esigenza dell’uomo che in qualsiasi epoca, con nozioni, riti e pratiche diverse seppur analoghe, potrebbe riemergere e manifestarsi. La fortuna di questa ipotesi è data dal fatto che qualsiasi tentativo di riconnettere i culti delle streghe a quelli più antichi delle religioni classiche e misteriche si inserisce nella categoria della verosimiglianza senza però riuscire ad assurgere a “verità storico-accademica” a causa dell’immenso patrimonio perduto, bruciato e distrutto. Lo sa molto bene Margaret Murray2 che in due sue successive monografie ha tentato di dimostrare, attraverso una attenta disamina delle poche testimonianze rimasteci e formulando ipotesi coraggiose e in controtendenza, la continuità tra quella che ha giustamente definito “Antica Religione” e la stregoneria medioevale, non soltanto in relazione alle pratiche, talvolta modificate a causa delle costanti persecuzioni e interferenze culturali cristiane, ma soprattutto per ciò che riguarda il senso, la visione del mondo e il desiderio di liberazione e di destrutturazione. L’ipotesi della Murray ha incontrato notevoli ostacoli e molti sono stati gli attacchi nei suoi confronti.