ALCHIMIA E ARTE REGIA
Il profano che getti un’occhiata in un qualsiasi libro di alchimia, nel tentativo di abbordarne la decifrazione, finisce sempre col ritrarsi rassegnato e deluso dinanzi al gergo misterioso, irto di termini incomprensibili e infiorato di simboli oscuri che pure presentano un fascino arcano.
Questi libri insegnano realmente la fabbricazione dell’oro? Ed è proprio il miraggio della ricchezza che induce certi studiosi a trascorrere la vita su quei libri?
L’uomo moderno, scanzonato e disincantato, comprende bene che l’oro si può guadagnare assai meglio di quanto non lo si possa fabbricare; la fabbricazione dell’oro alchimico simboleggia la conquista della Regalità Divina e cioè di una condizione dell’essere assolutamente impersonale, in quanto divina e regale. Da ciò la denominazione di Arte Regia data a questa scienza, che è detta pure Magia Trasmutatoria, in quanto essa “trasmuta” o “transumana” gli uomini elevandoli alla condizione divina.