A cura di Orpheus
Pubblichiamo, assieme alla massima del Buddha che in buona sostanza esprime lo stesso concetto, il più che noto monito di Kremmerz che ha per titolo “Non credere”, da molti ritenuto fino a non molto tempo fa esclusivo frutto del suo insegnamento. Dal confronto non è difficile constatare che Kremmerz si ispirò con chiara evidenza a questa stessa massima nel compilare il celebre passo. Crediamo interessante il confronto dei testi per poterne approfondire contenuto e messaggio, di alto valore ermetico e spirituale, molto conosciuto quanto poco messo in atto.
Non credere ad alcuna cosa solo perché sentita dire; non credere alle tradizioni, che ci arrivano vecchie ed alterate dalla favella umana; non credere a quello di cui gli uomini molto parlano; né credere solo perché ti sta dinnanzi la testimonianza di un sapiente; non credere ad una cosa perché delle probabilità ti parlano per essa, o perché per vecchia abitudine la ritieni vera; non credere nella sola autorità del tuo maestro e del tuo sacerdote. Prendi per verità e vivi secondo essa solo ciò che la tua ricerca e la tua esperienza ti mostra corrispondente alla tua salute, al tuo bene ed al bene degli altri uomini come te. (Kremmerz)
Non credere a niente perché ne hanno parlato e chiacchierato in molti. Non credere semplicemente perché vengono mostrate le dichiarazioni scritte di qualche vecchio saggio. Non credere alle congetture. Non credere come una verità ciò a cui ti sei legato per abitudine Non credere semplicemente all’autorità dei tuoi maestri e degli anziani. Dopo l’osservazione e l’analisi, quando concorda con la ragione e conduce al bene e al beneficio di tutti e di ciascuno, solo allora accettalo, e vivi secondo i suoi principi. (Buddha)