a cura di Orpheus
Iniziamo con questo articolo una serie di contributi dedicati alle storiche riviste esoteriche pubblicate in Italia dalla fine del XIX secolo alla prima metà circa del XX. “Iniziazione” assume un valore simbolico di “rinascita” di quell’interesse per l’ermetismo e le materie esoteriche spentosi inevitabilmente nel periodo bellico, ma assai vivo negli anni precedenti e ancora ben presente nell’animo degli appassionati. In particolare in quel nucleo sostanzioso di interessati che si coagulò intorno all’Editore Spartaco Giovene di Milano e alle sue coraggiose pubblicazioni. Nella sua rivista troviamo traduzioni di classici, articoli e scritti molto interessanti, gran parte dei quali inediti, in primo luogo di Kremmerz (e di noti esponenti kremmerziani), dell’Editore stesso, di G. Catinella, Papus, Borri, Pernety, Apuleio, Ottaviano, Ricciardelli, Manzi, Fedi ed altri.
Dalla Premessa di P.L.Pierini R. alla ristampa delle due rare annate 1945-46 realizzata nel 2000 dalle Ed. Rebis:
La pubblicazione del primo numero della rivista Iniziazione nel settembre 1945, rappresentò senza dubbio per l’ambiente culturale esoterico di quel periodo un evento di considerevole importanza. Dalle ceneri di una guerra devastante, risorgeva come una mitica Fenice la prima testimonianza concreta di un ideale sopravvissuto anche all’ennesima dimostrazione di uno dei peggiori esempi di follia di cui l’umanità si è resa responsabile nella sua non certo edificante storia. Iniziazione fu infatti la prima rivista esoterica – e la prima di esplicita impronta kremmerziana – apparsa in Italia dopo il fatidico 1945 e costituì una sfida coraggiosa ed estremamente impegnativa per l’editore Spartaco Giovene di Milano, valente e attivo ermetista kremmerziano già noto per aver dato alle stampe una pregevole collana di notevoli opere di occultismo e magia, attualmente ormai rare. E’ difficile in effetti immaginare oggi quante e quali difficoltà devono essere state affrontate e superate in quei tragici anni per poter realizzare questa straordinaria impresa, frutto di abnegazione, fiducia, volontà e soprattutto amore nei confronti dei valori di una tradizione luminosa che ha visto nel Kremmerz uno dei suoi maggiori e migliori interpreti.
E’ da notare inoltre che intorno alla rivista riuscì a raccogliersi un primo nucleo di studiosi sotto l’insegna di quella Schola fondata da Kremmerz e che il Giovene sperava evidentemente di ricostruire in qualche modo (v. annuncio p. 9, fasc. 5)[1]. [ved. riproduzione]
Con la presente fedele ristampa delle prime due annate della rivista, riteniamo dunque di restituire al nostro patrimonio esoterico un documento prezioso, divenuto ormai assolutamente introvabile, che siamo certi sarà accolto con vero piacere da ogni serio studioso e appassionato di dottrine esoteriche e iniziatiche.
[1] Questo organismo neokremmerziano indipendente, formato da non molti ma validi ricercatori, si è poi mantenuto vitale e attivo fino agli inizi degli anni Settanta. [Il sodalizio si tradusse in una vera e propria accademia,che assunse l’insegna di Fratellanza di Miriam e S.P.H.C.I., collegata inizialmente all’accademia del Manzi di Napoli, che fu uno dei più stretti e “più avanzati” discepoli e collaboratori di Kremmerz, dal quale, a suo dire, avrebbe ricevuto in punto di morte una forma di investitura alla “successione”. NdC]